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Bersani all’angolo. L’appoggio incondizionato a Monti rischia di fargli perdere la poltrona.

Accetta di buon grado di autoproclamarsi «senator Tafazzi», accorgimento che ne ridurrà (almeno) spiacevoli ripercussioni all’interno del gruppo dirigente. Il suo sfogo esprime l’angoscia che in queste ore, più che mai, come un virus divampa all’interno del Pd, lasciandolo sbigottito ed esangue. In piena crisi d’identità. «Operai e ceto medio basso – dice da tempo – non si fidano più di noi, ci hanno abbandonato. I ricchi veri e gli…