PIL

Crescita, declino, stagnazione: consuntivo provvisorio del bilancio Italia 2016

Torna a farci visita il sempre interessante Lamberto Aliberti con un articolo impegnativo ma molto molto importante. Da leggere. A.G. A costo dello sfinimento dei nostri lettori, aggiorniamo, con nuovi dati, il consuntivo del bilancio Italia 2016. Perché questo controllo? Veramente lo stupore è che non si faccia nel durante. Perlomeno in modo sistematico e approfondito. Chiacchiere, stime decisamente al di sotto di a truch e branca, una spanna dal…


Ucraina, Pil dimezzato e moneta deprezzata

di Eugenio Cipolla Alla fine, dopo quattro mesi di tira e molla, come ampiamente anticipato dall’Antidiplomatico più volte (la prima lo scorso dicembre), Arseniy Yatsenyuk ha ceduto, rassegnando le sue dimissioni dalla carica di primo ministro dell’Ucraina. L’annuncio, il leader del Fronte Popolare, ha preferito darlo ieri in diretta tv, durante un’intervista televisiva, così da avere le mani più libere e poter accusare chi «ha voluto scatenare questa crisi politica…


Il demokeynesiano di Rignano

In una delle sue molteplici comparsate mediatiche, il presidente del consiglio Matteo Renzi ha detto la sua, circa l’insufficiente crescita italiana rispetto alla media europea. Confermandosi un singolare esempio di keynesiano fuori tempo massimo, ma soprattutto l’erede naturale della grande tradizione democristiana della spesa pubblica. Anche in questo caso abbondantemente a tempo scaduto. Durante una specie di intervista a Rtl 102.5, Renzi ha detto, tra le altre cose: «L’Italia ha…


L’Euro – Un meccanismo di strangolamento monetario

Sul sito The Market Monetarist una breve panoramica dei dati mostra come i paesi agganciati all’euro abbiano avuto dei tassi di crescita decisamente inferiori rispetto a quelli dal cambio flessibile.  Anche senza andare a sondare le cause,  questo semplice fatto dimostra che non può trattarsi di una coincidenza.   di Lars Christensen – The Market Monetarist traduzione di @Rododak Nel mio  post precedente ho sostenuto che la ‘Crisi greca’ sostanzialmente non riguarda la Grecia, ma che è il sintomo…


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La mina che rischia di far esplodere i conti di Renzi

La presentazione della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza ha certificato quello che il premier Matteo Renzi andava dicendo da qualche settimana: abbiamo un margine della mitologica “flessibilità” sui conti pubblici dell’1% di Pil, cioè di circa 17 miliardi di euro. Sinora si è ipotizzato che la Commissione Ue fosse preventivamente informata dell’entità dello sconto ma, visto il modo in cui è aggiornato il DEF, è lecito…


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Da Atene a Sochi, lo sport che fa male all’economia

Olimpiadi e Mondiali possono aiutare il Pil, ma possono anche distruggerlo. Ecco le maggiori storie… “Sarà un volano per l’economia”. Di solito, quando un Paese si aggiudica la possibilità di ospitare un evento sportivo come una Olimpiade o un Mondiale, è la prima frase che esce dalla bocca del primo ministro di turno. Ma la realtà, in molti casi, ha raccontato storie diverse. Di bilanci pubblici esplosi, di speculazioni edilizie,…


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Il Grande Bluff

I dati di novembre 2013 sul commercio estero dell’Italia indicano 360 miliardi di euro di esportazioni da inizio anno contro 330 miliardi di importazioni. Il saldo commerciale è di 30 miliardi. Sembra una buona notizia confrontato con i 10 miliardi del 2012. Peccato che sia dovuto al calo delle importazioni per il collasso della domanda interna. Gli italiani stanno stringendo la cinghia. Fino ad ora la crescita delle esportazioni ha…


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Lettanomics: bugie e masochismo

La ‘cura Monti’ ha ricevuto una sonora e inequivocabile bocciatura alle ultime elezioni politiche. Tutti si sono affrettati ad invocare discontinuità, a cominciare dal nuovo presidente Letta, per il quale era giunto il tempo di chiudere la fase del ‘cieco rigore’ e dare priorità alla ‘crescita’. Peccato che la sua politica economica non si sia discostata affatto da quella del suo predecessore. Anzi: l’austerità è stata addirittura rafforzata. Ma le alternative non…


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Per correggere il surplus tedesco non basta più domanda e inflazione in Germania

Dopo tanta attesa, anche la Germania arriva ad essere processata dalla Commissione Europea, con l’accusa di tenere tirato il freno della domanda interna e di basare la propria crescita (peraltro modesta nel biennio 2012-13) solo sulle esportazioni, contribuendo alla crisi dei Paesi del Sud Europa.   Nel corso del 2012 il surplus tedesco con l’estero ha infatti sforato la soglia del 6% del PIL prevista dal “Six Pack”. L’indagine si…


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Record storico del debito pubblico, PIL fermo, Consumi prossimi allo zero, banche verso il fallimento… e lo Spread scende ai livelli del 2011!?

Il vero scandalo di questi giorni è che nessuno, ma proprio nessuno, si azzarda a commentare il “miracoloso” tonfo dello Spread che ha raggiunto il suo minimo dall’ottobre 2011. Ma come? Il BelPaese ha raggiunto il record storico dello stock di debito pubblico (ce lo ha detto la Banca d’Italia tre giorni fa), il record storico di rallentamento complessivo del PIL su base trimestrale (ce lo ha detto l’ISTAT una…


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Letta al lavoro

Letta è al lavoro. Si occupa di saldi. Si è recato in Grecia per vedere di persona come sarà l’Italia nel prossimo futuro. Ha dichiarato sotto il Partenone: “In autunno presenteremo un importante piano di privatizzazioni“. Lo ha detto con il piglio dello statista. “Sarà un piano largo del quale ho già parlato con le parti sociali e al quale lavoreremo ad agosto e settembre“. Il “piano largo” consiste nella…


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Letta e il falso problema del debito pubblico

L’elevato debito pubblico italiano costituisce un problema, per il presidente Letta, perché danneggia le generazioni future, che saranno gravate da ulteriori imposte nel caso in cui il debito dovesse ulteriormente crescere. Sono tesi che si basano sulla fallace equiparazione del debito di una famiglia con il debito di uno Stato. E che devono essere superate, se davvero si vuole andare oltre il disastroso dogma dell’austerità. di Guglielmo Forges Davanzati   Per…


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Eccoli, tutti i risultati del Governo Monti

Per correttezza, vengono valutati i dati raffrontati con la media europea allargata ai 27 paesi. PIL: -2%. Peggior risultato di sempre (cs e cx si erano limitati a fare un -1%); TASSO DISOCCUPAZIONE: +1,5%. Peggior risultato di sempre (cs e cx si limitavano al -0,1%); DEBITO PUBBLICO: +0.2%. Peggior risultato degli ultimi 5 anni. (cs e cx avevano ristretto la forbice dello 0.9% annuo) INFLAZIONE: +0.5%. Peggior risultato degli ultimi 5…


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Tutti i numeri del professor falliMonti che ha affossato l’Italia

Tutti i numeri di Monti, professor fallimenti. Pil, inflazione, disoccupazione e produzione industriale: da quando è arrivato lui la situazione economica è peggiorata. Impietosi i dati di Eurostat. Ma secondo la propaganda e i grandi giornali le cose vanno meglio di quando c’era Silvio. Il Pil italiano marcia sette volte peggio di un anno fa rispetto alla media dell’area dell’euro. Il rapporto fra debito e Pil è peggiorato di quasi…


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La Francia è in recessione

La notizia era attesa, ma non diventa per questo meno cattiva. La Francia è in recessione. Ufficiosamente, per ora; ufficialmente, appena si verificheranno le previsioni della Banca di Francia annunciate ieri. Secondo la Banca, nel terzo trimestre del 2012 il Pil francese dovrebbe calare, sia pure di poco: meno 0,1%. Il Pil dovrebbe essere diminuito, sempre di uno 0,1%, anche nel secondo trimestre (anche se la conferma ufficiale arriverà solo…



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Tutti i bluff di Mr. Mario Monti

L’ultimo caso è quello del ministro Elsa Fornero: in teoria dovrebbe essere intenta a cercare risorse nel bilancio pubblico per salvare gli “esodati” da anni di indigenza tra lavoro e pensione, nel concreto si è limitata a suggerire alle aziende di riprenderseli, parlando di “nuove opportunità occupazionali”. Ma a misurare la distanza tra le promesse del governo Monti e la loro attuazione c’è soprattutto il negoziato partito a Roma tra…


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Andy Xie spara a zero sull’economia italiana:”La Cina non deve fare beneficienza”

La crisi del debito in Europa si protrarrà probabilmente per diversi anni a venire. Le possibili soluzioni richiedono un significativo ridimensionamento del tenore di vita per molti Paesi dell’Europa meridionale e radicali riforme del suo mercato del lavoro. Entrambi questi obiettivi hanno come presupposto il consenso e la collaborazione di cittadini, al momento assenti. L’aiuto esterno, attraverso salvataggi o investimenti, non farà che prolungare la crisi, dal momento che fornisce…