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Bofinger, del ‘Consiglio dei Saggi’ tedeschi, dice che se fosse un politico italiano uscirebbe dall’euro il prima possibile

Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph riporta il parere di un membro del ‘Consiglio dei saggi’ tedeschi, il prof. Bofinger, che afferma senza mezzi termini: “Se fossi un politico italiano, vorrei tornare a una valuta nazionale il prima possibile: è l’unico modo per evitare la bancarotta”. Bofinger la trova l’unica opzione sensata di fronte al piano tedesco di bail-in del debito pubblico, che farebbe precipitare i paesi periferici in una crisi…


La UE vuole limiti d’acquisto dei Titoli di Stato di Banche italiane

Senza che la questione – viceversa cruciale – abbia avuto un seguito sui giornali italiani, e figuriamoci nei telegiornali, il ministro dell’Economia Padoan ha affrontato a livello internazionale un tema a dir poco esplosivo: l’acquisto da parte delle banche (specialmente italiane) di titoli di stato (ovviamente italiani). Non è una faccenda “tecnica” come a prima vista parrebbe. Infatti, la Germania la pone come condizione: la Bundesbank pretende venga stabilito dalla…


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Telegraph: La crisi dell’Eurozona è Appena all’Inizio!

Mentre ci vengono a dire che la crisi dell’Eurozona volge al termine, Jeremy Warner sul Telegraph analizza i numerosi segnali dello scontro titanico che si profila all’orizzonte tra le forze della sovranità nazionale e le élite del progetto UE, sempre più delegittimato e rovinoso. A prima vista, sembrano mondi differenti. Il referendum svizzero contro la libera circolazione dei lavoratori, la sentenza della Corte costituzionale tedesca sui tentativi della BCE di salvare l’euro,…


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Eurozona, cade l’ultimo tabù!

Il 7 febbraio Neelie Kroes è stata richiamata all’ordine dai suoi colleghi della Commissione europea. La linea ufficiale di Bruxelles era e rimane quella di mantenere a ogni costo la Grecia a bordo – e questo significa un nuovo prestito di emergenza di 130 miliardi di euro. Perché se cade anche una sola pietra, è l’intero edificio a crollare. In questo caso il costo supererebbe di gran lunga l’aiuto di…


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La disintegrazione euromonetaria

  La carta, oltre a mostrare con colori differenti i paesi membri dell’Unione Europea, indica anche quelli appartenenti all’Eurozona, contrassegnati con il simbolo della moneta e collegati da linee rosse.   Le tre “a” del rating sono quelle assegnate da Standard & Poor’s, e spettano – al momento di andare in stampa – a Francia, Germania, Gran Bretagna, Austria, Danimarca, Svezia e Finlandia. I nomi di Cipro e dei Piigs,…


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Euro o non euro

  La carta, aggiornata a settembre 2011, mostra i paesi dell’Eurozona, compresa  da gennaio 2011 l’Estonia; i membri dell’Ue come la Gran Bretagna che usano monete nazionali; i paesi Sme (Stati baltici e Danimarca) le cui valute sono ancorate all’euro e i futuri potenziali membri dell’Eurozona.   L’euro è usato anche da micro-Stati europei non membri dell’Unione, come San Marino, e da alcuni territori extraeuropei indipendenti.   Tratto da Repubblica.it


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Svizzera, danni collaterali della crisi dell’euro

Pur non facendo parte dell’eurozona, la Confederazione elvetica non è al riparo dagli effetti nefasti della tempesta che ha travolto la moneta unica europea. La sopravvalutazione del franco svizzero, per esempio, rappresenta una catastrofe per le esportazioni e per il turismo. “36,50 franchi svizzeri a notte per due persone, tutto compreso”. Con queste parole Monika Abplanalp, direttrice del campeggio, manda un messaggio chiaro: qui in Svizzera i prezzi non sono…


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Una tregua costosa

Alla fine i paesi dell’eurozona riunitisi in emergenza a Bruxelles si sono messi d’accordo su un piano di salvataggio per la Grecia. Il problema di fondo però è tutt’altro che risolto. E nel frattempo il conto si fa sempre più salato. In molti potrebbero ragionevolmente vedere il bicchiere mezzo pieno: a quanto pare i capi di stato dei 17 paesi dell’eurozona sono riusciti a fare un passo avanti significativo in…


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Vertice dell’eurozona – La chiave è Angela Merkel

Il vertice straordinario della zona euro è un precedente pericoloso: rischia di dare vita a un club ristretto che potrebbe rinnegare il liberalismo economico. La cancelliera è l’unica che può evitarlo. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha in mano il futuro dell’Europa. In qualità di paese creditore più importante, la Germania possiede la chiave della crisi del debito sovrano della zona euro. Essendo inoltre il colosso economico del continente, è…