Brexit

Lo strano populismo del XXI secolo (Rivolta cosciente delle masse o “Istinto collettivo di sopravvivenza”?)

di  Eugenio Orso Populismo, ai giorni nostri, è soltanto un’espressione politicamente corretta che corrisponde a un interdetto, un vero e proprio tabù escludente dal dibattito politico, che al pari degli altri tabù politicamente corretti, impedisce il pensiero critico e stronca sul nascere qualsiasi opposizione al potere vigente. Gli intellettuali di servizio, tutti liberisti-liberali-libertari alfieri del pensiero unico dominante, che accusano spesso di populismo chi si oppone alla sovranità finanziaria e…


Brexit: abbiamo scherzato. La decisione del popolo non conta più niente e i mercati esultano

I tre giudici dell’Alta Corte britannica hanno pronunciato oggi una sentenza secondo cui il governo inglese non può invocare l’articolo 50 del trattato di Lisbona, cioè la clausola di recessione dall’Unione, senza prima passare da Westminster.  Accettando l’argomentazione dei ricorrenti del Remain, l’Alta Corte ha dichiarato come non sia il governo ma il Parlamento (a stragrande maggioranza per restare nell’Unione Europea) che deve decidere. Seguirà da parte del governo britannico del…


L’economia inglese post-Brexit continua a crescere!

di Paolo Cardenà – Vincitori e vinti L’economia Uk nel terzo trimestre (post voto brexit) è cresciuta dello 0,5%, e il settore servizi ha trainato la performance, con un contributo significativo. Ci sono economisti che negli ultimi mesi si sono rotti le mani a furia di scrivere per spiegare che la svalutazione delle sterlina non avrebbe apportato benefici all’economia, proprio perché il contributo del settore servizi è assai significativo sul…


La fine della egemonia nordamericana e le sue “pericolose” conseguenze

di Luciano Lago La faccia mostrata da John Kerry durante gli ultimi negoziati svoltisi a Ginevra sembrava  sempre più terrea e il capo della diplomazia USA ne aveva  ben motivo, vista la quantità di insuccessi e di veri e propri rovesci che la politica estera USA, mirata al mentenimento dell’egemonia unipolare, sta accusando. Si era iniziato con il Brexit della Gran Bretagna, il fedele socio ed alleato USA che si…


Il gioco internazionale di Renzi tra Washington, Mosca e Tel Aviv

Nel giro di una decina di giorni, Renzi ha: – deciso l’invio di un contingente di 400 uomini in Lituania – reso visita ed omaggio ad Obama per riceverne la paterna benedizione – bloccato le nuove sanzioni contro la Russia sostenute dalla Merkel – sostenuto un vigoroso contrasto con la Ue tanto sulla questione dello sforamento di bilancio quanto sulla questione degli immigrati – fatto il muso duro con Londra…


LA SVALUTAZIONE DELLA STERLINA FA BENE ALLA GRAN BRETAGNA. (NON CREDETE A CIÒ CHE VI HANNO RACCONTATO)

Sul giornale britannico Independent il prof. Ashoka Mody riassume efficacemente un punto a noi noto: la svalutazione post-brexit della sterlina (l’ultimo spauracchio ripetuto a nausea dai catastrofisti anti-brexit) non è affatto un disastro, ma un evento da festeggiare per l’economia britannica. Come già decretava il FMI a inizio anno, la sterlina era fortemente sopravvalutata, collocandosi al valore adeguato per un settore finanziario ipertrofico e parassita, ma eccessivo per tutti gli…


USEXIT?

Il candidato repubblicano Donald Trump sembra prefigurare un meccanismo simile alla Brexit: un riposizionamento degli USA rispetto ai troppi campi su cui si estendono. di Pierluigi Fagan. In tempi di forti e radicali discontinuità, le idee migliori si trovano nei posti più impensati. Michael Moore (commondreams.sorry-buzzkill-michael-moore-.), che non possiamo definire un fine ed affermato analista ma forse solo una persona politicamente intuitiva, azzarda un paragone tra Donald Trump e la…


Crolla tutto!

Venticinque anni fa o giù di lì mi venne in mente di studiare se e come la teoria delle catastrofi potesse essere applicata ad eventi storici: lavorai per qualche tempo assieme a un matematico delle biforcazioni, ma il lavoro, a volerlo fare bene, era gigantesco e ben presto mi accorsi che continuare sarebbe stata una vera catastrofe nonostante ci si fosse focalizzati solo su tre avvenimenti : la rivoluzione francese,…


Ecco quanto l’Europa dipende dal Regno Unito

L’euroscetticismo è in aumento in Europa. Paesi come la Polonia e l’Ungheria hanno attivamente cercato di limitare l’influenza dell’UE e ignorare le sue regole per quanto riguarda la politica dei rifugiati. Anche i governi più euroscettici, tuttavia, hanno condotto una campagna contro la Brexit. Mentre le nazioni europee possono voler limitare il ruolo e l’influenza dell’UE in patria, gli interessi economici e di sicurezza li hanno portati a sostenere l’adesione…


Referendum: ora “ce lo chiedono” due Europe

Con piacere e gratitudine, torno ad ospitare sul sito un contributo dell’amico Umberto Baldocchi. Buona lettura! A.G. “CE LO CHIEDE L’ EUROPA” Questo “mantra” usato strumentalmente e demagogicamente dai sostenitori delle più svariate politiche restrittive battezzate in Italia “riforme” ed anche della RIFORMA COSTITUZIONALE, oggi, dopo la BREXIT, forse non sarà più tale. Incredibilmente esso sta diventando vero, adeguato alla realtà che sta emergendo. Contestare la “deforma” costituzionale sulla base…


L’Elite finanziaria Britannica si organizza per abbandonare la UE e puntare sui mercati emergenti

di Luciano Lago Mentre persevera sui media l’insopportabile piagnisteo dei propagandisti neoliberali che continuano a ripetere il mantra del  voto del Brexit per cui  la Gran Bretagna si andrà ad isolare dall’Europa e dal resto del mondo e si seguita  a sostenere che i cittadini britannici dovranno affrontare pesanti conseguenze economiche, in realtà sul fronte economico e geopolitico  inizia a delinearsi uno scenario del tutto opposto. La prospettiva del Regno…


Sorpresa: I rifugiati stanno arricchendo il complesso militare-industriale

Mentre l’Europa fa i conti con il voto a favore della Brexit, alimentato in gran parte dal timore dei migrati, un nuovo rapporto rivela come profittatori di guerra stiano influenzando la politica dell’UE per fare soldi dagli interminabili conflitti in Medio Oriente e dall’ondata di profughi creata dalla stessa instabilità e la violenza. Il rapporto, Border Wars: The Arms Dealers Profiting from Europe’s Refugee Tragedy, pubblicato congiuntamente da Stop Wapenhandel…


Lo strano caso del dottor Johnson e di mister Farage

Oggi avrei voluto occuparmi delle strane dimissioni di Farage dopo la vittoria e del passo indietro di un altro vincitore, Boris Johnson che ha rinunciato alla guida dei Tories nonostante abbia condotto la campagna per il brexit proprio a questo scopo. Avrei voluto, ma poi mi sono detto: non sarà che il solo accennare a questi eventi così paradossali, alle dimissioni dei vincitori, sia fare professione di complottismo? E per…


“E’ tempo che le elites si ribellino alle masse ignoranti”

Cronache marziane del dopo Brexit. C’è un antica scenetta di Totò riproposta in più di un film in cui il protagonista chiede all’avversario di dargli uno schiaffo se ne è capace e quello invece di esitare gli assesta uno smataflone tremendo, allora Totò incredulo per tanta arroganza, gli dice di dargliene un altro se ha il coraggio così quello gli tira un altro ceffone da antologia e la storia si…


Deriva intellettuale: «Per le élite è tempo di sollevarsi contro le masse ignoranti»

Il blog Zero Hedge riprende un articolo che ben riflette lo spirito dei tempi dove le scelte dei popoli liberi sono vissute con molta sofferenza dalle élite dominanti   Il noto blog Zero Hedge ha ospitato un articolo interessante – per capire la deriva di certi ‘intellettuali’ – del giornalista freelance statunitense, James Taub, che analizza l’attuale situazione mondiale a partire dal referendum con cui cittadini britannici hanno deciso di…


Altro che il Brexit, la Germania ha un ben altro problema. Ed Erdogan potrebbe aggravarlo molto

di Muro Bottarelli Mentre i media autorevoli dedicano tutta la loro attenzione all’attacco da operetta dell’alcolizzato lussemburghese contro Nigel Farage, forse occorrerebbe prestare maggiore attenzione all’atteggiamento diAngela Merkel verso la vicenda Brexit. Tutti infatti hanno sottolineato una sua particolare durezza, tralasciando il fatto che soltanto la Cancelliera e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, hanno invece sposato la tesi di Londra della necessità di tempo (e di un nuovo…


E l’adesione dell’Ucraina all’Ue scompare nel testo della strategia di politica estera di Bruxelles

di Eugenio Cipolla A Bruxelles oggi, nella prima riunione dei 27 dopo la batosta del Brexit, non si è parlato solamente dell’abbandono della Gran Bretagna. Durante il vertice Ue si è affrontato anche un altro tema spinoso, sicuramente non paragonabile alla Brexit, ma non meno importante, perché potrebbe contribuire allo sgretolamento dell’Unione Europa: la ratifica dell’accordo di associazione Ue-Ucraina da parte dei Paesi Bassi. Lo scorso 6 aprile, l’Olanda aveva…


La Brexit travolge Renzi, adesso volano i No al referendum

Basta giri di parole e commissariamenti, meglio libertà e democrazia. Da Londra a Roma, l’onda del Brexit rischia di travolgere Matteo Renzi: contro la “rottamazione” della Costituzione voterebbe il 54% degli italiani,incluso il 22% degli elettori del Pd. L’“Huffington Post” ha pubblicato il primo sondaggio sul referendum di ottobre dopo il voto che ha sancito l’addio del Regno Unito all’Unione Europea. E le percentuali non lasciano spazio di vittoria per…