Michel Aoun, leader de la “Corrente Patrióttica Libera”, un cattolico dichiarato, è stato eletto (dopo 46 tentativi) nuovo presidente del Libano.
Aun ha ottenuto il voto di 83 depoutati su un totale di 128 ed è risultato decisivo per la sua elezione il voto di Hezbollah, della “Corrente del Futuro” (di Saad Hariri), oltre che del Partito Socialista Progressista (diretto da Walid Jumblatt) e di quello delle Forze Libanesi.
Nel suo discorso di investitura Michel Aoun, l’ex generale, ha dichiarato che opererà per realizzare una nuova legge elettorale (non si ispirerà all’Italia). L’attuale è ormai obsoleta e risale agli anni ’60.
Aoun nel suo discorso ha toccato il problema dei circa un milione di profughi siriani presenti nel Libano. “Dobbiamo assicurare il rapido ritorno di queste persone al loro paese in modo che i campi dei rifugiati non si trasformino in zone fuori controllo”, ha dichiarato Aoun.
Aoun ha anche auspicato che il Libano possa rimanere estraneo ai conflitti esterni, “il Libano è rimasto fino ad oggi al di fuori degli incendi che stanno consumando la regione e la nostra priorità è quella di impedire che le scintille di questi incendi possano entrare anche in Libano. E’ necessario tenere il Libano al di fuori dei conflitti regionali”.
Inoltre Aoun ha aggiunto che tuttavia è chiaro che il terrorismo deve essere combattuto preventivamente con tutti i mezzi e che il Libano dovrà operare per recuperare la sovranità sui propri territori ancora occupati da Israele”. Non risparmieremo alcun mezzo per liberare il nostro territorio dall’occupante Israeliano”, ha segnalato il nuovo presidente.
Il presidente libanese ha anche segnalato quello della corruzione come uno dei principali problemi che affronterà il suo governo.

L’ex generale Aoun è stato sempre il candidato preferito da Hezbollah, che lo ha appoggiato fin dal principio. Nel corso della guerra del 2006, Aoun aveva appoggiato la Resistenza nella sua guerra contro Israele, ragione per cui la sua elezione è stata vista come una vittoria del partito della Resistenza che accomuna Hezbollah con la forze dell’Esercito siriano che resistono ai gruppi terroristi sostenuti dall’estero.
Media Israeliani
Negative le reazioni in Israele alla elezione dell’ex generale Aoun, secondo le opinioni dei media israeliani,in particolare il giornale Yediot Aharonot, ha publicato un articolo intitolato “Dopo 886 giorni il Libano elegge come presidente, Michel Aoun, il favorito da Hezbollah”. “Nasralá è il grande vincitore delle elezioni presidenziali”, ha segnalato da parte sua il sito israeliano NTG.
Da parte sua il sito israeliano Walla conclude con un commento secondo cui, “l’arrivo di Aoun alla presidenza costituisce una vittoria per l’asse appoggiato dall’Iran, di fronte a quello contrapposto sostenuto dall’Arabia Saudita (quello del partito di di Harirri ) per quello che riguarda il futuro del Libano. Harirri ed il suo blocco hanno cercato di fare fronte a questo asse ma invano. L’elezione di Aoun è una specie di riconoscimento della superiorità degli alleati dell’Iran nel Libano”.
Felicitazioni dall’Estero
Il nuovo presidente ha ricevuto le felicitazioni per la sua elezione da parte dei rappresentanti esteri, in particolare dal presidente russo e dal suo vice ministro degli Esteri, Mijail Bogdanov, dal vice ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, nonchè dal presidente francese Francois Hollande. A questi si è unita la rappresentante della UE Federica Mogherini che ha definito cruciale l’elezione di Aoun per la stabilità del Libano.
Si sono congratulati con Aoun anche i presidenti della Siria e dell’Egitto, quest’ultimo ha pubblicato una dichiarazione della Presidenza con cui si sottolinea che “l’elezione del presidente costituisce un passo importante per fortificare il concetto di uno stato nazionale con le sue istituzioni e riflette la volontà delle diverse forze politiche nel Libano per far prevalere i migliori interessi della nazione, ottenere stabilità politica e porre fine al vuoto presidenziale”.
Fonte: Al Manar
Traduzione: Luciano Lago
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