Seriamente preoccupati per la prossima sconfitta dei gruppi terroristi sostenuti dai governi degli USA e del Regno Unito, i due ministri degli esteri dei rispettivi paesi, John Kerry e Boris Johnson, partecipando a Londra ad una riunione sulla Siria, hanno tenuto un conferenza stampa nel corso della quale Johnson ha voluto sottolineare che “non bisogna diminuire la pressione sulla Siria e sul Governi di Al- Assad, della Russia e dell’Iran”.
Quando parla di “pressione” il ministro britannico non menziona il fatto che da 5 anni e mezzo la Siria si trova assediata dall’aggressione dei gruppi di terroristi e mercenari inviati nel paese precisamente dagli USA, dal Regno Unito e dall’Arabia Saudita. Una “pressione” che peggiore non potrebbe essere, visto che questa ha portato a circa 400.00 vittime, 6 milioni di profughi ed immani distruzioni.
In realtà i due ministri si riferivano alle sanzioni imposte alla Russia ed alla Siria, sanzioni che hanno già prodotto ulteriori sofferenze alla popolazione siriana così duramente provata. Il piano di USA e GB è quello di imporre ancora altre e più pesanti sanzioni senza che sia stata specificato in cosa queste consistono.
Johnson ha precisato che si tratterà di sanzioni economiche che sta studiando il Presidente Obama e che si stanno esaminando nuove opzioni per mettere fine alla guerra in Siria e la questione viene analizzata dagli esperti di entrambi i paesi. John Kerry da parte sua ha precisato che le nuove restrizioni contro la Russia e la Siria saranno decise nei prossimi giorni. Inoltre il segretario staunitense ha dichiarato che si stanno esaminando nuove idee per risolvere la crisi.
Gli angloamericani non nascondono la loro preoccupazione anche perchè, da fonti accreditate, si sostiene che assieme ai gruppi terroristi asserragliati ad Aleppo Est, ove tengono in ostaggio la popolazione, ci sarebbero anche elementi dei reparti speciali britannici e statunitensi ed esiste il pericolo che vengano annientati o presi prigionieri dalle forze siriane.

Prosegue l’offensiva Russo-Siriana
Incuranti degli ammonimenti e delle minacce anglo americane, l’aviazione russa ha bombardato intensamente le posizioni dei gruppi terroristi su Aleppo e su Hama, aiutando l’Esercito siriano a respingere una offensiva dei miliziani jihadisti appoggiati da USA, GB ed Arabia Saudita.
La coalizione terrorista di Yeish al-Fath (ex Al Nusra) ha subito decine di perdite e si è dovuta ritirare dal campo di battaglia dopo che le sue posizioni a nord di Aleppo erano state obiettivo di massicci bombardamenti da parte dei caccia bombardieri russi, come ha informato l’agenzia iraniana Fars, che cita fonti locali.
Grazie alla copertura aerea russa, le forze siriane ed i loro alleati sono riuscite a difendere le loro posizioni dall’offensiva terrorista su larga scala nel distretto di Mojbal al-Owijeh, vicino alle fabbriche tessili ed al bazar di Al-Jomeh.
Intanto si riferisce che i caccia russi hanno bombardato anche nascondigli e concentrazioni di estremisti nelle località di Hananou, Al-Meisay, Zahrat al-Awad, al-Nazarat ed altri distretti controllati dai gruppi jihadisti.
Le forze aeree russe hanno anche appoggiato una grande offensiva delle truppe governative siriane contro la banda terrorista del Fronte Fath Al-Sham vicino alle località di Soran e Taybat al-Imam, nella provincia di Hama, centro Ovest della Siria.
Dal 22 di Settembre, data in cui il Comado delle Forze siriane aveva annunciato l’inizio dell’offensiva contro i quartieri orientali di Aleppo, controllati dai terroristi, molte aree civili, dentro e fuori la città, sono state liberate dalla presenza dei terroristi, con grande sollievo della popolazione civile che veniva presa sistematicamente in ostaggio dai terroristi appoggiati da USA, GB e Arabia Saudita.
Fonti: Al Mayadeen
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
Be the first to comment on "Washington e Londra annunciano possibili nuove sanzioni contro la Russia e la Siria per la crisi di Aleppo"