Nella giornata di Sabato l ‘accerchiamento di Aleppo è stato completato dalle forze siriane, dopo la riconquista degli edifici dell’Accademia e dei magazzini di munizioni al sud est di Aleppo dove le forze speciali(forza Tigre) dell’Esercito siriano sono riusciti ad annientare ed estromettere i componenti dei vari gruppi terroristi, fra questi il gruppo del Frente Fath Al-Sham (in precedenza conosciuto Al Nusra) appoggiato da USA e Arabia Saudita.
Pochi giorni prima i terroristi, grazie all’arrivo di rinforzi, di armi e rifornimenti dalla Turchia, erano riusciti a rompere l’accerchiamento imposto dalle forze siriane, rendendo più difficoltosa la liberazione della parte est della città ancora in mano ai terroristi.
Questi avvenimenti sono stati confermati anche dall’Osservatorio Siriano per i diritti (organismo dell’opposizione) che segue la situazione in Siria.
Le forze siriane stanno adesso consolidando le loro posizioni e parte di esse di dirigono verso il destretto di Ramouseh al sud di Aleppo anche per ampliare l’area sotto il proprio controllo e permettere la liberazone di altre zone.
Tensioni alla Frontiera Turco Siriana da dove si persegue il piano di divisione della Siria
La situazione alla frontiera siriano/turca sta arrivando ad un pericoloso livello di confronto dove sono coinvolte le forze appoggiate dall’una o dall’altra coalizione, da quattro dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Secondo una informativa di Prensa latina, la Siria ha ribadito le sue denunce di violazione del suo territorio da parte dell’Esercito turco che dal 24 di Agosto prosegue l’intrusione con più mezzi blindati ed attacchi dell’aviazione.
Le conseguenze politiche si stanno aggravando perchè le forze turche sono entrate nel territorio della provincia di Aleppo dove si svolgono i combattimenti fra l’Esercito siriano e le milizie alleate contro gli effettivi di una colizione di oltre dieci gruppi terroristi.
Questa situazione è estremamente pericolosa perchè coinvolge oltre 20.000 uomini delle varie parti in una battaglia dove si impiegano forze di artiglieria pesante e leggera, con blindati e la partecipazione di forze aeree della Siria e della Russia.
Negli scontri sono coivolti anche effettivi curdi divisi fra quelli che sono per la federalizzazione del territorio del nord della Siria, concretamente fra le province di aleppo ed Hasaka e gli altri.
La cosa sicura è che la cooperazione degli USA e delle fiorze occidentali è a favore delle ambizioni turco ottomane promosse dall’attuale presidente Recepiti Erdogan.
Per gli esperti di Medio Oriente, le posizioni di Mosca, Teheran e Damasco sono chiare e definite nel combattere il terrorismo e preservare l’integrità della Siria.
Questa politica si scontra sul terreno con le finalità perseguite da Washington e la sua politica del doppio gioco per promuovere il caos e sostenere i gruppi terroristi per gli interessi dell’Arabia Saudita e del Qatar.
La Turchia coincide con la politica USA e svolge il ruolo di esacerbare le tensioni e di favorire lo smembramento del paese in un disegno di divisione del mondo arabo.
Fonti: Hispan Tv
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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