L’agguato al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, andato in scena nei mesi scorsi è un serio segnale di una situazione ormai fuori controllo: quella delle agromafie, dei pascoli abusivi e del business delle macellazioni clandestine. Da alcuni anni alla guida del Parco dei Nebrodi, Antoci combatte, infatti, in prima linea nella battaglia per sottrarre pascoli e terreni alla mafia e per proteggere il territorio dall’illegalità. Proprio per questo è stato più volte minacciato e da tempo vive sotto scorta.
Negli stessi giorni altre trasmissioni e uno speciale di Rai Tg1 avevano messo la lente di ingrandimento su un altro preoccupante fenomeno della carne: il bombardamento degli animali con farmaci (ormoni e antibiotici) somministrati per non far ammalare gli animali dentro quella sorta di catena industriale infernale che si chiama allevamento intensivo.
Tutto questo è il dietro alle quinte di un’industria della carne troppe volte sorretta dall’illegalità, dalla mancanza di garanzie, di igiene e di sicurezza e foraggiata da consumatori ignari che continuano a finanziarla.
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