di. Luciano Lago
Se qualcuno aveva dei dubbi circa gli effetti che avrebbe avuto la disastrosa politica estera svolta dalla UE e dai padroni USA, questi effetti si trovano adesso sotto gli occhi di tutti: 1) con il processo di islamizzazione radicale e le massicce purghe avviate da ultimo in Turchia dopo il fallito Golpe; 2) con gli attacchi islamisti avvenuti in Europa, da Nizza a Parigi, a Bruxelles e chissà’ dove in seguito; 3) con l’invasione in corso in territorio europeo di masse di profughi e migranti che si riversano adesso sulle coste italiane prive di qualsiasi barriera (le uniche rimaste in Europa). La grande maggioranza dei profughi provengono dai paesi che le potenze europee hanno contribuito a destabilizzare.
Erano questi i capisaldi della politica europea: fedelta’ alla NATO e subordinazione alle direttive USA di abbattere i regimi laici e mantenersi in alleanza con i paesi arabi e mediorientali sunniti e wahabiti complici e mandanti del terrorismo: Arabia Saudita, Qatar, Turchia. Ostilita’ manifesta e sanzioni contro la Siria di Assad, l’Iran e la Russia.
Risulta che i leaders europei, 10 giorni prima degli avvenimenti di Nizza, si erano riuniti in un vertice NATO a Varsavia per ribadire la volontà’ di opporsi alla “minaccia russa” proveniente da Est e accumulare piu” armamenti e truppe da schierare ai confini della Russia.

Oggi suonano oscene ed ipocrite le lamentele della Merkel e degli altri circa le violazioni dello “Stato di Diritto” attuate dal turco Erdogan.
Prima la cancelliera tedesca non si era mai accorta di niente: non di come la Turchia fosse in prima linea nel sostegno ai gruppi del terrorismo islamico, di come centinaia di camion cisterna con il petrolio dell’ISIS entrassero in Turchia per rivendere tale greggio alle societa’ occidentali, ne’ del giro della sanguinosa repressione attuata contro i curdi da Erdogan. Tutto regolare per la Merkel e per i suoi colleghi Hollande, Renzi e Cameron. La direttiva era “accarezzare” il turco e fare business con i sauditi, vendendo armi.
Tutto questo accadeva mentre gli stessi europei si prestavano al doppio gioco degli americani che sostenevano di combattere l’ISIS mentre lo armavano ed appoggiavano sauditi e turchi che provvedevano a fornire mercenari e finanziamenti. Da ultimo venivano fatti consegnare dalla CIA missili sofisticati ai miliziani jihadisti per contrastare l’aviazione russa.
Adesso che l’Ondata islamica è’ arrivata in Europa fra Turchia islamizzata ed affiliati allo Stato Islamico, nonché’ con i tanti” Foreign fighters ” di ritorno dalla Siria, Hollande, Merkel e Renzi cascano dalle nuvole visto che non se lo aspettavano e non lo potevano prevedere.
Erdogan per loro era un prezioso alleato che contribuiva alla lotta contro il terrorismo, un esempio di “leader democratico”in Medio Oriente. La Merkel e Gentiloni auspicavano un prossimo ingresso nella UE della Turchia e nel frattempo riempivano Erdogan di miliardi per occuparsi dei profughi. Un vero “capolavoro” diplomatico.
I leaders europei ci dicevano che il problema era Assad, il cattivo dittatore, che bisognava sostenere i ” ribelli, tagliatori di teste ma “democratici”, che le azioni di Putin in Siria erano “pericolose” ed il ministro Gentiloni si diceva “preoccupato” per “l’avventurismo” del russo.
Il disastro dell’avanzata islamica in Europa lo hanno prodotto loro con la loro politica in ossequio agli USA , al nuovo “sultano” ottomano ed ai mandanti del terrorismo.
Sarebbe necessario chiedere conto a questi personaggi dei danni che hanno fatto e mandarli sotto processo davanti ad un Tribunale Penale. Quel momento dovrà’ arrivare e potrebbe non essere troppo lontano.
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