Libertà “all’americana”? Lo Stato di New York castigherà chiunque critichi Israele

Da circa dieci anni, il “Movimento Boicot, Disinvestimenti e Sanzioni” (“Boycott, Divestment and Sanctions Movement”, BDS ), si è dedicato a sfidare Israele per motivo della sua repressione sulla popolazione palestinese.
Questo movimento, tale come indica il suo nome, ha sostenuto campagne volontarie di boicottaggio dei prodotti israeliani (prodotti alimentari di provenienza dalle colonie sequestrate ai palestinesi), disinvestimenti e sanzioni contro Israele, come misura di pressione e di sensibilizzazione sociale.

Occorre specificare che, come qualsiasi altro movimento di opinione in un paese di presunta libertà di espressione, nessuno negli Stati Uniti è stato mai obbligato ad appoggiare le attività di tale movimento.
Tuttavia , la scorsa Domenica 5 di Luglio, il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha fatto un annuncio pubblico abbastanza allucinante:

“Sto firmando un ordine esecutivo (decreto) che stabilirà molto chiaramente che siamo contro il movimento BDS. Se qualcuno boicotta Israele, New York boicotterà lui”.
L’ordine esecutivo porterà il delegato dell’Ufficio dei Servizi Generali di New York a compilare una lista con l’indicazione di ogni impresa o istituzione privata che appoggi il BDS ed obbligherà tutti i Dipartimenti del Governo a ritirarsi ed annullare qualsiasi accordo o contratto con tali imprese o organizzazioni private. Questo significa che il Governo boicotterà tutte quelle imprese che boicottino o denuncino Israele nello Stato di New York.

BDS- Comitato Boicot Israel
BDS- Comitato Boicot Israel

Molte persone hanno denunciato questa manovra come una grave violazione della libertà di espressione, adducendo inoltre che il BDS è una organizzazione pacifica e pacifista che non rappresenta alcuna minaccia per gli Stati Uniti e per lo Stato di New York.
Sarebbe comprensibile che organizzazioni simpatizzanti con Israele fossero quelle che si organizzino per rispondere ai boicottaggi della BDS e che contrattacchino a livello privato con il boicottaggio riferito alle imprese che appoggiano il movimento BDS:

Quello che ha provocato più indignazione è il fatto che questa manovra parta da un organismo pubblico di governo. Inoltre in questo caso, richiama l’attenzione il fatto che il governatore di New York abbia emanato questo ordine esecutivo per decreto, senza sottoporla al voto nel Parlamento statale.

Inoltre risulta una insopportabile ipocrisia che gli stessi che attaccano un boicottaggio contro Israele, sostengano i boicottaggi e blocchi su altri paesi esprimendo argomenti simili, relativi ai “diritti umani”, come è accaduto con Cuba, la Russia e l’Iran, per porre alcuni esempi.
Sembra che attaccare i cittadini del proprio paese che si azzardano a denunciare le attività tiranniche, criminali o repressive di altri paesi “alleati” del governo, si stia trasformando in una moda pericolosa nel mondo occidentale.

In Germania abbiamo avuto il caso allucinante dell’umorista Jan Böhnmermann, licenziato dal suo posto di lavoro nel canale ZDF e perseguitato giudizialmente, per aver realizzato un poema satirico e insultante contro il presidente turco turco Recep Tayyip Erdogan per la sua flagrante repressione della libertà di espressione in Turchia, le sue continue violazioni costanti dei diritti umani, il suo legame con il terrorismo jihadista ed i suoi atroci crimini contro la popolazione Curda.

Quindi risulta che in Germania, criticare un capo di Stato straneriero  sia un delitto punibile, per quanto si tratti di un tiranno criminale come Erdogan.
Manovre come queste dovrebbero rendere chiaro chi sia il nostro autentico nemico e contro chi dovrebbero lottare uniti tutti i popoli….

Fonte: The Daily Sheeple

Traduzione: Manuel de Silva

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