Boschi e l’ennesima strumentalizzazione dei partigiani

Maria Elena Boschi, Ministro per riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, ha dichiarato alla trasmissione in Mezz’ora che molti partigiani “quelli veri” voteranno sì alla riforma costituzionale. Una ennesima strumentalizzazione di pessimo gusto che la dice lunga sugli intendimenti del governo.

Maria Elena Boschi dopo aver dichiarato alla trasmissione in Mezz’ora che i partigiani “quelli veri” voteranno sì alla riforma costituzionale ha subito rettificato accusando come al solito i giornalisti e la stampa di aver strumentalizzato le sue parole.

Se al referendum vince il no, allora verranno altri. E io e Matteo Renzi andremo via“, ha detto la Boschi, aggiungendo subito dopo: “Come direttivo nazionale, l’Anpi ha sicuramente preso una linea. Poi però ci sono molti partigiani, quelli veri, che hanno combattuto, e non quelli venuti poi, che voteranno sì alla riforma costituzionale“.

La domanda a questo punto viene quasi spontanea: ma per quale motivo la Boschi deve scomodare i partigiani? Pensa davvero che i partigiani, quelli che presero le armi per combattere contro nazisti e fascisti, lo abbiano fatto per permettere a personaggi come lei e Renzi di modificare la Costituzione?

E soprattutto, dopo che l’Anpi, organo che sicuramente è più autorizzato a parlare a nome dei partigiani della Boschi, ha preso una linea sulla riforma costituzionale (votare No), perchè non si limita a prenderne atto?

Del resto fu proprio lei a dire che chi voterà No è come Casa Pound, ignorando che se Casa Pound e altri gruppi neofascisti oggi esistono ancora è proprio a causa della “disattenzione” dei governi, compreso quello attuale, che fingono di non vedere.

E il fatto che Casa Pound e la sinistra radicale siano ugualmente d’accordo nel votare No non deve essere equivocato.

Semmai sono proprio la Boschi e Renzi che dovrebbero spiegarci per quale motivo vista la situazione drammatica del Paese si decida di riformare la Costituzione in un modo peraltro assolutamente ininfluente per le sorti del Paese.

Infine come non ricordare che Renzi e Boschi hanno assunto la guida di un partito, il Pd, che ormai non ha nulla a che fare con lo spirito che ispirò i partigiani. Del resto già con personaggi come Violante si sancì questa distanza dai partigiani in modo plastico, solo che in troppi fecero finta di non vedere. E il sonno della ragione genera i Pansa, i Boschi, i Renzi..

Tribuno del Popolo

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