Le posizioni dei terroristi salafiti nelle vicinanze della città siriana di Aleppo sono state duramente colpite dalle unità dell’artiglieria e dai bombardamenti aerei dell’Esercito siriano.
Secondo una fonte militare, la località di Jan Tuman era stata occupata il Venerdì dalle bande dei miliziani e terroristi, incluso il Fronte Al Nusra. A partire da tale giorno si sono intensificati gli scontri in cui sono morti 43 estremisti e 30 soldati governativi.
Nel corso delle operazioni, nella giornata di domenica, in cui hanno partecipato alla battaglia i combattenti di Hezbollah, i terroristi hanno riportato molte perdite e distruzione di una parte considerevole dei loro armamenti e veicoli.
Il fuoco delle unità siriane si è concentrato sulle postazioni centrali e sulle vie di rifornimento delle armi ai terorristi che provengono dalle regioni adiacenti (dal confine della Turchia).
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Dopo il primo colpo assestato contro i nemici del paese arabo, a Jan Tuman, le forze governative stanno preparando il terreno per un successivo attacco su larga scala per recuperare la totalità della città. Nell’attualità vi è una grossa concentrazione di miliziani jihadisti a Jan Tuman, motivo per cui la sua eventuale liberazione potrebbe portare all’annientamento della totalità di questi. “Si sta facendo tutto il possibile perchè i terroristi non possano fuggire vivi da qui”, ha sottolineato il portavoce militare.
Dall’altra parte, hannmo riferito che un gruppo di 210 effettivi della denominata “opposizione armata” siriana si sono arresi davanti all’Esercito siriano nella località di Hisya, nelle vicinanze di Homs.

Nel frattempo, nella provincia di Latakia, nell’Ovest della Siria, le operazioni dell’Esercito Siriano hanno provocato l‘annientamento di gruppi teroristi che hanno lasciato sul terreno 80 miliziani jihadisti, caduti nel corso degli attacchi che l’Esercito siriano ha sferrato contro i loro nascondigli nell’accampamento di Al-Atirah, a circa 60 Km a nordest da Latakia. La fonte ha riferito che 33 dei terorristi caduti appartenevano al Fronte Al Nusra, che risultaappoggiato dall’Arabia Saudita.
Nelle stesse operazioni sono stati distrutti veicoli con artiglieria e blindati e sono risultati morti tutti i mercenari stranieri che viaggiavano su tali veicoli: questi miliziani si erano infiltrati in Siria dopo aver ricevuto addestramento in un apposito campo in territorio turco, secondo quanto riporta la fonte militare.
Risulta respinto anche un contrattacco che i gruppi terroristi avevano tentato contro due paesi sciiti, Al-Fua e Kefraya, nella provincia di Idlib (nord est) e annientati un centinaio di miliziani. Altri 47 terroristi sono stati annientati ad Al-Sawda (Latakia) e molti altri sono rimasti feriti.
Dal 2011 l’Esercito siriano ed Hezbollah portano avanti una lotta senza quartiere contro i gruppi terroristi salafiti che si sono infiltrati nel paese con l’appoggio delle potenze regionali (Arabia Saudita, Qatar e Turchia) e di paesi occidentali come Stati Uniti, Regno Unito e Francia che hanno cercato in tutti i modi di rovesciare il Governo di Damasco. Il conflitto si calcola che sia costato fino ad oggi circa 430.000 vittime, milioni di profughi ed immani distruzioni.
Fonti: Al Mayadeen
Traduzione e sintesi: Manuel de Silva
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