Il primo ministro israeliano, Benjamín Netanyahu, ha ammesso che l’aviazione israeliana ha lanciato decine di attacchi aerei in Siria negli ultini anni.
Nel corso di una visita ad una istallazione militare sulle alture del Golan, Natanyahu ha affermato che Israele agisce quando deve agire, incluso dall’altro lato della frontiera, con decine di attacchi per impedire che Hezbollah ottenga armi che cambino le regole del gioco.
Con queste dichiarazioni, Netanyahu ha riconosciuto per la prima volta che Israele ha realizzato offensive unilaterali in Siria ed in Libano, visto che in svariate occasioni si era astenuto dall’ammettere in pubblico che Israele si trovava dietro questi fatti.
Il premier israeliano non ha specificato che tipo di attacchi abbia eseguito Tel Aviv in Siria, nè ha dato più dettagli sul momento in cui sono avvenuti.
Netanyahu ha sostenuto che le forze israeliane si sono viste obbligate ad entrare sul campo di battaglia, che questa sarebbe ancora una opzione da prendere in caso di non poter affrontare le minacce in altro modo.
Dallo scoppio del conflitto in Siria nel 2011, si sono registrati numerosi attacchi aerei eseguiti dal governo di Tel Aviv contro le posizioni dell’Esercito del presidente siriano, Bashar al-Assad e di Hezbollah. Le incursioni sono state fatte in appoggio dei gruppi terroristi che combattono in Siria con il sostegno del governo di Tel Aviv.
Nota: Il governo israeliano da tempo assiste e rifornisce alcuni gruppi terroristi con il fine di rovesciare il Governo di Damasco, considerato un nemico di Israele ed un alleato dell’Iran. Si sa anche che vi sono elementi delle forze speciali israeliane che operano affiancando alcuni gruppi dei miliziani in Siria e che armi e munizioni sono state fornite a questi gruppi da Israele.
Ultimamante il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaloon ha dicharato che per Israele è preferibile che sia l’ISIS a governare a Damasco piuttosto che un governo alleato dell’Iran. Vedi: ” L’Iran è il nemico e non l’ISIS. Preferisco vedere che l’ISIS governi la Siria”
Israele riconosce ormai di essere parte in causa nel conflitto siriano e non nasconde di essere a favore di un rovesciamento del governo di Al-Assad ed uno smembramento del paese arabo sotto la regia degli USA e dell’Arabia Saudita. L’intervento russo in Siria e la forte resistenza del popolo e dell’Esercito siriano ha però impedito il successo del piano di USA ed Israele.
Fonte: Al Mayadeen
Traduzione e Nota: Luciano Lago
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