L’Esercito siriano continua la sua avanzata nel nord di Latakia ed ha conquistato Rabia, vicino alla frontiera turca, l’ultima città che era sotto il controllo dei miliziani jihadisti. Da questa località l’Esercito siriano riesce a dominare la totalità frontiera con la Turchia.
La località era stata accerchiata dai reparti dell’Esercito siriano e dalle forze di Difesa Popolare, dopo l’avanzata che, fra Giovedì e Venerdì, aveva permesso la conquista di Rihaniyya, Turuz, Rauda e di Durusham.

L’offensiva contro Rabia era iniziata poco dopo che l’Esercito aveva preso possesso del principale bastione dei gruppi terroristi nella provincia di Latakia. A partire da quel momento le truppe siriane hanno continuato ad avanzare giorno dopo giorno, conquistando tutte le località della zona.
La Turchia ha inviato centinaia di miliziani jiadisti attraverso la frontiera con il fine di recuperare parte del terreno perso nelle vicinanze della stessa frontiera e questo ha provocato duri combattimenti tra l’Esercito siriano, da una parte, e le fazioni terorriste dall’altra, negli ultimi giorni.
Tuttavia l’Esercito siriano, con l’aiuto delle forze di Difesa Nazionale, ha respinto questi attacchi con l’uccisione di decine di terroristi rimasti sul terreno.

L’invio dei terroristi attraverso la frontiera era stato confermato dal Ministero russo degli Esteri. La portavoce di quest’ultimo, Maria Zajarova, aveva segnalato che i terroristi avevano incrementato le loro attività nella provincia di Aleppo, Latakia, Idlib e Damasco, attualmente proprio nei giorni precedenti allo svolgimento dei negoziati sulla Siria che saranno tenuti a Ginevra.
La stessa portavoce aveva segnalato i tentativi dei contrattacchi contro le forze governative erano stati fatti dal fronte Al Nusra e da Ahrar al Sham, entrambe organizzazioni terroristiche che avevano ricevuto seri aiuti da parte della Turchia, paese membro della NATO che appoggia i gruppi terroristi che operano in Siria.

Il tentativo turco di controllare la zona adiacente alla frontiera e di stabilire una zona cuscinetto controllata dall’Esercito turco, si deve considerare fallito. Tutti i rinforzi e le armi inviati da Ankara per soccorrere i gruppi terroristi non sono serviti a capovolgere l’esito della battaglia che vede una avanzata su dieci direttrici da parte delle forze siriane con l’appoggio dell’aviazione russa.

Il comando NATO, che sostiene la Turchia nel suo appoggio logistico di fornitura d’armi ai gruppi jihadisti, ha dovuto prendere atto del fallimento della sua missione, considerando anche che, come segnalato da alcune fonti, fra i gruppi terroristi che operavano al confine turco, sono stati anche individuati ed uccisi alcuni elementi dei reparti speciali NATO che affiancavano i terroristi.

Vedi video: Youtube.com/watch

Fonti: Al Manar RT Actualidad

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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