Al Cinema è uscito in questi giorni un film. La Grande Scommessa. Parla del crollo del mercato immobiliare e di un gruppo di persone che ci hanno fatto i soldi.
Inizia con una costatazione interessante, per quanto discutibile: prima di ogni grande crollo di Borsa, nella storia, ci sono stati dei segnali premonitori sempre uguali. È un’idea intrigante, non trovate?
Secondo me si può esportare. Oggi è stato approvato alla Camera, in seconda lettura, il Ddl Boschi sulle riforme costituzionali. Come da copione. E Renzi scommette sull’approvazione definitiva e prepara la guerra di Ottobre. La guerra si combatterà su quel campo dell’onore detto Referendum Confermativo.
È il secondo referendum di questo tipo in questo millennio. Il primo vide la morte della riforma Federalista dello Stato e della Casa della Libertà. Morì un certo Centro Destra, magari meno performante dell’alleanza PdL-Lega che corse due anni dopo, ma era iniziata la dissoluzione.
I referendum sono, storicamente, in questo paese l’inizio di processi lunghi e rivoluzionari. Quelli su divorzio ed aborto sancirono la rivoluzione culturale laica di questo paese. Quello che abolì l’immunità parlamentare uccise la prima Repubblica. E mise la seconda sotto il perenne ricatto di una magistratura immune da qualsiasi cosa. Il referendum contro il nucleare e l’efficienza dell’acqua ha ucciso il centrodestra come lo abbiamo conosciuto. Siamo quindi davanti ad un evento che, solitamente, precede una svolta epocale.
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