Lampedusa. La grande truffa degli Hot Spot!

LAMPEDUSA – Il Centro di accoglienza di Lampedusa: e’ dove sono passati tutti i circa 300 mila migranti africani raccolti sui barconi a poche miglia dalla costa libica e sbarcati su quest’isola negli ultimi 2 anni, prima di essere smistati verso altre destinazioni.

Alla fine di ottobre, cioè ora, e’ completamente vuoto l’impianto che dalla meta’ dello scorso mese di settembre sarebbe gia’ dovuto diventare il primo “hot spot” italiano: un “centro di registrazione” dei migranti nel gergo ufficiale, un “centro di selezione” che che avrebbe dovuto separare chi aveva diritto d’asilo nella Ue in quanto profugo in fuga da guerre o da calamità naturali, da chi invece è arrivato da stati che non sono colpiti da conflitti armati o da sisastri ambientali, senza visto nè permesso di soggiorno in Italia o in altra nazione Ue. Questi ultimi, sulla base delle leggi vigenti, devono essere immediatamente espulsi.

Ebbene, alla prefettura di Agrigento (Sicilia), che ha autorita’ su Lampedusa, si parla di una apertura per la meta’ di novembre, “se tutto va bene”; il ministero dell’Interno italiano afferma che quattro “hot spot” saranno presto in funzione in Italia, senza tuttavia precisare alcuna data.

Rispondendo ad Angela Merkel ed a Francois Hollande, che avevano ingiunto al governo italiano di creare “al piu’ presto” questi centri di prima identificazione, Matteo Renzi aveva dichiarato che non se ne sarebbe fatto niente finche’ non fosse cominciata la redistribuzione negli altri paesi europei dei migranti presenti in Italia.

Nel frattanto, la collera dei cittadini italiani è aumentata ancora: le partenze sarebbero dovute avvenire al ritmo di 80 al giorno, ma alla fine di ottobre solo 90 persone hanno lasciato il paese, cittadini eritrei e siriani inviati in Finlandia ed in Svezia.

“Gli hot spot saranno completamente operativi quando la redistribuzione dei migranti sara’ arrivata a pieno regime”, afferma il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “A questo ritmo”, commenta il sindaco di Lampedusa Giuseppina Nicolini, “ci vorranno venti anni per selezionare i migranti”.

Un’opinione condivisa dagli abitanti dell’isola: “Non cambiera’ niente”, si sente ripetere “Si continuera’ ad accogliere i migranti e sara’ sempre impossibile distinguere i rifugiati dai profughi per motivi economici; quanto poi a pensare di rimandarli nei loro paesi, e’ una pia illusione”.

Quindi, per essere chiari: quasi 300.000 migranti clandestini dei quali oltre il 90% non ha alcun diritto di risiedere in Italia e in Europa, rimarranno nel nostro Paese a spese dello stato, dato che il governo Renzi sta dilapidando più di 30 euro al giorno per ciascuno di loro, mentre gli italiani poveri sono abbandonati al loro miserabile destino.

Gli “hotspot” sbandierati come la soluzione per arrestare l’invasione di africani in Italia sono una menzogna, non esistono, sono un falso del governo Renzi dato in pasto all’opinione pubblica.

La prova di questa accusa? Lampedusa.

Redazione Milano

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