La Russia ha lanciato una nuova ondata di attacchi aerei in Siria

Gli aerei da guerra russi hanno portato a compimento anche oggi una nuova ondata di attacchi aerei in Siria su circa 30 obiettivi da distruggere delle milizie jihadiste dell’ISIS, di Al Nusra e degli altri gruppi. Molti degli attacchi si stanno effettuando nell’area nord del paese, incluse le località di Yisr al Shugur e Kafr Nabl, dove esiste una concentrazione dei gruppi terroristi. La televisione libanese ha segnalato che decine di componenti del Fronte al-Nussra, collegato ad al Qaeda, sono risultati morti o feriti in questi attacchi su Yisr al Shugur.
Dall’altro lato del paese, fonti ben informate hanno segnalato che la Forza aerea russa ha trasportato altri cinque cacciabombardieri in Siria con il fine di incrementare la forza d’attacco dell’Aviazione siriana contro l’ISIS e gli altri gruppi affiliati.

Gli attacchi aerei  avvenuti ieri, i prime effettuati dalle forze russe/siriane, sono stati qualificati come “un completo successo” dal Ministero della Difesa russo.
“Otto posizioni dell’ISIS sono state distrutte completametne nel corso degli attacchi”, lo ha riferito il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, il Mercoledì dopo gli attacchi aerei.
Sono risultati distrutti depositi di munizioni, armi, combustibile ed equipaggiamenti militari, come risultato degli attacchi e come si vede nei filmati diffusi dalla TV russa. In particolare sono stati totalmente distrutti i posti di comando e controllo delle milizie takfire nella zona di Hama e di Homs.

Le infrastrutture civili non sono state attaccate, al contrario di quanto diffuso da falsi filmati trasmessi dai miliziani takfiri e subito diffusi dalle TV occidentali che funzionano ormai come centri di propaganda del Pentagono. Inutile e patetico il tentativo di falsificare e far credere che i bombardamenti russi/siriani abbiano prodotto vittime civili, tentativo fatto proprio da coloro che, come coalizione USA/Saudita, hanno operato per oltre un anno nel paese senza fermare l’avanzata dell’ISIS ma con l’effetto di distruggere infrastrutture civili (centrali elettriche, depositi di carburante, ecc..) e mietendo un alto numero di vittime civili che mai hanno fatto vedere le TV occidentali.

Vedi: You Tube.com/Watch

La massiccia propaganda del “Grande Fratello” USA è già iniziata sul fronte mediatico per distorcere gli avvenimenti.
Nel frattempo si registrano forti reazioni a Washington e preoccupazioni dovute all’avvenuto attacco russo che molti strateghi dell’Amministrazione Obama non si aspettavano e che ha mandato all’aria i piani del Pentagono di far avanzare le milizie addestrate dalla CIA e dai britannici per rovesciare il governo di Bashar al-Assad e creare un protettorato americano in Siria suddividendo il paese in più zone.

Quello che avviene è che proprio i guppi dei miliziani addestrati ed armati dal Pentagono sono oggetto di attacco da parte dell’Aviazione russa siriana che colpisce con precisione e distrugge i depositi di armi sofisticate, le centrali eletroniche ed i rifornimenti consegnati dagli USA e per cui gli americani avevano speso centinaia di milioni di dollari.

Obama ha messo sotto accusa i generali che non lo avevano informato degli scarsi successi del programma sul terreno militare, i generali accusano la CIA di non aver attuato il piano come previsto, John Kerry viene indicato come “poco competente” ed altri strateghi, profumatamente pagati come consiglieri militari del Presidente, lamentano di non essere stati messi al corrente da generali e dalla CIA.

Sembra che a Washington si siano svolte riunioni molto animate durante le quali sono state lanciate dalle varie parti accuse di incompetenze e superficialità con reazione degli interessati e, da alcuni informatori, pare che siano sentite grida e che siano “volate” anche delle sedie.
Si vedrà nei prossimi giorni quali decisioni verranno prese dalla Casa Bianca che attualmente, per queste vicende, risulta aver perso molta credibilità di fronte ai governi della regione mediorientale.

Fonti:   Al Manar 

Sputnik News

Traduzione e note: Luciano Lago

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