In Germania, dove la sovranità conta qualcosa, preferiscono comprare gas da Putin piuttosto che distruggere l’ambiente dove vivono.
Inoltre, Berlino sta per affrontare le elezioni, previste per Settembre di quest’anno. E anche qui, contrariamente a quel che accade da noi, dove in periodo pre-elettorale si approfitta per approvare decreti a favore degli inquinatori, in Germania si cerca di essere sensibili alle istanze dei cittadini e di non prendere provvedimenti impopolari in un momento così delicato. Oltre ai pendenti limiti al fracking, si sono già approvate infatti regole stringenti per la cattura della CO2 dagli impianti a carbone -quella tecnologia che permette di catturare ed intrappolare sottoterra l’anidride carbonica-, stringenti a tal punto che tale pericolosa tecnologia è “praticamente morta”. Due a zero per l’ambiente, insomma, come spesso accade nei Paesi che hanno a cuore il proprio territorio più che le tasche dei prenditori.
Fine del post dove mi è toccato parlar bene della Germania. D’altronde, ogni tanto tocca dare a Cesare quel che è di Cesare, e ad Angela quel che è di Angela.
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