Mentre qui in Italia il “libero” giornalismo riempiva pagine e pagine di quotidiani per stabilire chi ce l’ha più lungo tra Bersani e Renzi, o per aggiornarci se il Berlusca farà le primarie, scenderà in campo o andrà finalmente ai giardinetti… in Sud America e precisamente in Argentina, il Governo (NON Tecnico, ma democraticamente eletto!), il 28 Novembre ha approvato una Legge votata a maggioranza (ed il voto è stato trasversale), che definisce “illegale e immorale” qualunque forma di speculazione finanziaria sui mercati internazionali basata sui derivati; abolisce la possibilità tecnica delle speculazioni finanziarie in borsa perché sottrae a tutte le banche, a tutte le istituzioni finanziarie operanti nel territorio nazionale, la propria autonomia sul mercato.
In parole povere, il Governo argentino si riappropria della propria Economia!
Con questa Legge, si definisce che la Finanza deve porsi al servizio dell’economia di cui dev’essere subalterna” ed impone alla Finanza di essere sottoposta al totale controllo dello Stato.
Finalmente una Nazione capitalista occidentale pone un freno alla Finanza speculativa riaffermando lo Stato di Diritto.
“O la finanza capisce che i soldi servono per sviluppare l’economia allargando il mercato del lavoro, gli investimenti, dando credito alle imprese a interesse minimo e abbattendo la disoccupazione, oppure possono anche andare a investire in Europa, in Italia e in Spagna, se è questo che vogliono. Là li accoglieranno a braccia aperte”.
Così ha dichiarato la presidente Kirchner.
E se qualcuno volesse comunque continuare a dilettarsi nei disastrosi investimenti partoriti dalle nebbiose menti degli operatori di borsa? Lo potrà comunque continuare a fare. Ognuno dev’essere libero di poter bruciare i propri risparmi come meglio crede!
Ma dovrà rivolgersi a “speciali banche” che avranno l’obbligo di esporre alla clientela il fatto che quel tipo di investimento NON avrà nessuna garanzia internazionale!
Lo scopo che si prefigge lo Stato argentino è quello di ricondurre le banche al loro vero ruolo, ovvero investire i soldi dei propri clienti nell’economia reale, finanziando imprese e progetti di sviluppo.
Lo Stato garantirà i risparmi e gli investimenti purché non basati su derivati o prodotti tossici.
A questa notizia sia la Borsa di Buenos Aires che quella brasiliana hanno reagito molto bene, ed a breve anche il Brasile varerà una Legge simile.
Ma non è tutto, in Argentina si è aperto anche un dibattito per scrivere una Legge sul conflitto d’interesse e sulla libertà di stampa.
Si vuole impedire che possano essere eletti in Parlamento, soggetti legati al mondo dell’informazione e ai colossi finanziari internazionali di diventare editori con lo scopo di esercitare pressioni sull’opinione pubblica.
Purtroppo queste notizie fanno fatica a raggiungere la vecchia Europa e l’Italia, qui è tutto un parlare di Spread, Legge elettorale, tagli ai servizi e l’immancabile cronaca nera.
I Tecnici che ci hanno governato fin ora con l’appoggio di PDL, PD ed UDC, in questi mesi si sono ostinati a volerci convincere che l’unica strada da percorrere è quella dell’Agenda Monti. Alzando la testa e guardandosi un po’ introno ci si rende conto invece che le strade percorribili sono molte altre ed è in quelle direzioni che dobbiamo andare.
Rocco Cipriano
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