Il Comune di Calalzo di Cadore e quello di Santo Stefano di Cadore hanno cacciato Equitalia dal proprio territorio ed hanno dichiarato il loro comune “de-equalizzato”!

Ebbene sì, il Comune di Calalzo di Cadore e quello di Santo Stefano di Cadore hanno cacciato Equitalia dal proprio territorio ed hanno dichiarato il loro comune “de-equalizzato”.

Davide Pelanda – 20 aprile 2012 – I due sindaci dei comuni citati si sono rifatti ad una legge, la 166/2011 che da la possibilità ai Comuni di non appoggiarsi a Equitalia per la riscossione delle tasse. Il Comune di Calalzo di Cadore ha infatti affidato la riscossione dei crediti al Servizio tributi della Comunità montanta Valbelluna.

“In un momento di crisi e difficoltà per le nostre famiglie – dice il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo – vogliamo che i nostri cittadini si sentano più tutelati, cosa che non avviene con Equitalia. Gestendo così i nuovi casi di recupero crediti, potremo monitorare i casi ed intervenire prima che i calaltini rischino il pignoramento della casa”. Tale decisione è stata deliberata dal Consiglio comunale e poggia sul d.Lgs. 446/97 e sulla legge 338/2000, che danno potestà regolamentare agli Enti locali di attivare la riscossione crediti secondo modalità proprie che velocizzino le operazioni. Il Comune corrisponderà al Servizio Tributi incaricato solo le spese postali, mentre tutte le altre competenze saranno a carico dell’utente, lasciando in tal modo inalterata la somma di spettanza dell’amministrazione municipale.

“I nostri cittadini – ha continuato il sindaco di Calalzo – sono per la quasi totalità puntuali nel corrispondere ai tributi locali, e se esistono delle dimenticanze o degli insoluti vogliamo siano riscossi con regole differenti da quelle applicate da Equitalia, nelle quali per il committente è complesso seguire la procedura in essere”.

E sulla stessa scia anche la decisione, come detto sopra, del Comune di Santo Stefano di Cadore, Ma stanno portando avanti la questione anche Perarolo e Domegge e tutti i Comuni della Comunità montana Feltrina e Agordina i quali si dicono  intenzionati ad abbandonare Equitalia per affidarsi alla Comunità montana Valbelluna.

I sei Municipi della destra e della sinistra Piave, invece, già vi aderiscono. Maraga sta trattando anche con la Cm dell’Alpago e con la Cadore – Longaronese – Zoldo, e se tutti i Comuni che ne fanno parte decideranno di abbandonare Equitalia, la Comunità Valbelluna diventerà a tutti gli effetti il soggetto principale per la riscossione coattiva dell’intera provincia. Interessante anche il fatto che ciascun comune interessato potrà controllare in diretta on-line le procedure che possono essere tranquillamente monitorate dai sindaci, mentre le azioni di riscossione saranno decisione di comune accordo con il Municipio interessato.

Tratto da articolotre.com

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