Se Radio Maria diventa un’arma di vessazione

A Olbia succede che due sorelle vengono condannate a otto mesi di prigione per stalking perché colpevoli di aver tormentato il resto della famiglia in un modo tutto particolare.

Potrebbe rappresentare un importante precedente storico, il caso di Golfo Aranci, Olbia, dove le due sorelle Caterina e Francesca Servini sono state condannate ad otto mesi di reclusioni per stalking. Le donne hanno tormentato per mesi e mesi il fratello col quale i rapporti si erano incrinati a causa di alcune questioni economiche.
Ma lo strumento delle due stalker non era un classico telefono, bensì una stazione radio: Radio Maria, per la precisione. Come è possibile? Il fatto è che le due sorelle diffondevano ad ogni ora del giorno e della notte le messe e le preghiere della nota stazione radiofonica religiosa davanti al ristorante del fratello, obbligandolo a quello che, giorno dopo giorno, è diventato un vero e proprio supplizio, che ha costretto la moglie dell’uomo a cambiare casa.
E così l’azione delle sorelle-stalker è stata denunciata. Molestie e aggressioni che hanno portato l’autorità giudiziaria alla condanna “esemplare” per le due sorelle, a cui era già stata notificato l’obbligo a non avvicinarsi alla residenza e al luogo di lavoro del parente.
Risarcimento dei danni morali e fisici, pagamento delle spese giudiziarie sostenute dalle vittime, e soprattutto una condanna ad otto mesi dietro le sbarre, dove le due donne avranno tutto il tempo per ascoltare Radio Maria. Si spera senza infastidire gli altri detenuti.
Tratto da fanpage.it

Be the first to comment on "Se Radio Maria diventa un’arma di vessazione"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Perché?

Protected by WP Anti Spam