ROMA – «Se dovessero cambiare le condizioni dell’accordo firmato dagli esodati, secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico, possono chiedere che quell’accordo sia nullo». Lo ha detto il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo a In Onda, su La7, secondo una trascrizione dell’intervista.Polillo sembra quindi aprire uno spiraglio alla possibilità che gli esodati tornino a lavorare: «Il ministro dell’Economia – afferma – non si opporrà a una norma di questo genere, in Parlamento ci sono orecchie sensibilissime su questo». «Il problema – riconosce il sottosegretario – non potrà essere ignorato», anche se, aggiunge, «l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re». «Io – conclude – non so quelle che saranno le soluzioni legislative prese: questo Governo ha fatto dell’equità uno dei cardini della sua azione politica e non lasceremo per strada delle persone che non hanno nessuna colpa rispetto agli accordi che hanno sottoscritto con le aziende. Questo Governo nè quelli futuri potranno ignorare la loro situazione».
ALLARME CAF È caos sull’Imu: nessuno sa quanto e come pagare e la scadenza si avvicina. Inoltre chi sta facendo il 730, vista la mancanza di indicazioni, non può mettere i dati esatti in dichiarazione che consentirebbero invece un conguaglio di imposta. L’allarme è stato lanciato dai Caf, i Centri di assistenza fiscale, in una lettera inviata al Tesoro. Gli intermediari chiedono soluzioni «prima di Pasqua», altrimenti una proroga del pagamento della nuova imposta sugli immobili sarà praticamente inevitabile. Le tasse sulla casa preoccupano anche la Confedilizia. Il presidente Corrado Sforza Fogliani parla di «situazione drammatica» e di un disagio abitativo non gestibile se non verranno agevolate le case affittate a canone calmierato. Entrambe le questioni potrebbero essere affrontate già a partire da domani nell’ambito del voto sul decreto fiscale, all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio del Senato. In una lettera inviata al ministero dell’Economia, la Consulta nazionale dei Caf parla di «crescente preoccupazione» e «grande disagio» per l’assenza di indicazioni. Gli operatori chiedono per l’acconto di applicare le aliquote di base o di prorogare il termine.
Sono 17 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai Caf per fare il 730 e normalmente gli operatori «unitamente all’elaborazione della dichiarazione dei redditi, il modello di versamento dell’Ici; così evitando ai contribuenti – spiega la Consulta nella lettera inviata al sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani – la necessità di doversi recare nuovamente presso le nostre sedi per il ritiro del modello nel periodo di massima attività lavorativa di tutti gli intermediari». Ora nella assenza di indicazioni non solo i contribuenti dovranno duplicare file e pratiche, una per il 730 e una per l’Imu, ma lo faranno nel ‘piccò di attività degli intermediari. Ad oggi già un milione di italiani avrebbe compilato il proprio 730 al Caf (l’80% dovrà tornare per l’Imu) mentre solo il 6% dei Comuni ha deliberato la nuova aliquota per l’Imu e avranno tempo fino al 30 settembre, se passerà l’emendamento presentato dai relatori al dl fiscale in Senato che proroga questo termine dall’originario 30 giugno, «mentre il termine di pagamento della prima rata è fissato al 16 di giugno», ricordano gli intermediari.
«Auspichiamo una soluzione sull’Imu entro Pasqua altrimenti le difficoltà per contribuenti e operatori saranno veramente difficili da gestire», ha detto il presidente della Consulta nazionale dei Caf, Valeriano Canepari. Una soluzione, suggerisce, potrebbe essere trovata come emendamento al dl fiscale nel quale fissare il principio che l’acconto si paga con le aliquote di base (7,6 per mille e 3,8 per mille per la prima casa con 200 euro di detrazione). «Se poi entro la prossima settimana arrivasse anche il modello F24 per pagare saremmo in grado di dare la giusta assistenza ai contribuenti evitando situazioni di disagio», aggiunge ancora Canepari. Sforza Fogliani di Confedilizia chiede invece attenzione per le case affittate e anche per le altre situazioni in cui l’Imu creerà «disagi». «Mandare l’Imu da pagare a chi vive in ospizio rischia di ingenerare una nuova serie di comportamenti fatali che solo banchieri fuori del mondo possono concepire», commenta.
Tratto da leggo.it
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