Non so perché ma da qualche tempo con la scusa che occorre fare in fretta, che non c’è più tempo, che dobbiamo fare sacrifici per il bene del Paese, che siamo sul baratro, che dobbiamo stare attenti perché l’Europa ci osserva come un cecchino pronto a far risalire lo Spread, … l’uomo del Monti invece di attuare politiche volte a rilanciare il nostro Stato, progettare un orizzonte di reale crescita e sviluppo, ha di fatto messo in atto un operazione di mera macelleria sociale.
Il fine non troppo velato è raccattare più soldi possibile nel minor tempo possibile, scaricando i danni fatti dai suoi amici economisti sulle fasce medio basse e scardinare quelle poche ed effimere forme di tutela dei Lavoratori che ancora la Carta Costituzionale garantisce.
Se consideriamo che da oggi aumenta l’addizionale Irpef, presto riceveremo una stangata per il pagamento dell’IMU (che abbiamo appreso sarà molto più cara della vecchia ICI), l’IVA presto sarà portata al 23%, l’età pensionabile è stata elevata, si vuole cancellare l’articolo 18 (lasciandolo in vigore per i dipendenti pubblici), se ne deduce che è solo la parte più debole della nostra società che sta pagando il tributo del risanamento!
Dell’equità tanto propagandata da Monti e dai suoi Ministri non se ne ha notizie.
Se poi analizziamo il grande flop sulle liberalizzazioni (tassisti e farmacisti ringraziano), l’infima riduzione delle spese militari (oltre ad aver ordinato altri 90 caccia F35 che i cittadini pagheranno 15 miliardi di euro ed incredibilmente non sono ancora stati richiamati i nostri soldati dai territori di Guerra!), l’irrisorio prelievo una-tantum del 1,5% sui capitali fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale ed una Patrimoniale che non è ancora stata scritta, ci si chiede se ci volessero dei super tecnici pluri laureati alla guida di un Governo non eletto democraticamente, per spolpare i Pensionati d’Italia e cancellare i diritti dei Lavoratori!
In questo scenario surreale, da qualche giorno hanno ricominciato a balbettare frasi incomprensibili coloro che negli ultimi 20 anni ci hanno condotto fin qui.
I politici, si proprio loro, ve li ricordate? Pensavate di esservene liberati ed invece sono ancora li, a fare, … cosa non è dato sapere, ma notizie certe ci comunicano che lo stipendio continuano a riceverlo puntualmente e stanno maturando la loro bella pensione allo scadere della legislatura. Questa si che si chiama equità.
Ci avviciniamo alle amministrative di Maggio e quindi si sono aperti i giochi per accaparrarsi le ambite poltrone. Questo vuol dire che se fino ad oggi Monti ha avuto di fatto carta bianca nel proporre provvedimenti per perseguire i suoi obiettivi, da adesso i politicanti che siedono in Parlamento prima di avvallarli, devono ascoltare gli umori della Piazza.
É venuto il momento di prendere posizione su determinati argomenti, uno su tutti l’Abolizione dell’Articolo 18!
Premesso che il neopresidente di Confindustria Squinzi ha affermato che: “In linea generale non credo sia l’art. 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre: burocrazia, mancanza di infrastrutture, costi eccessivi dell’energia, criminalità”
Napolitano continua a ripeterci che eliminando l’Art.18 non si avrà un incremento dei licenziati. Qualcuno lo avvisi che al momento in Italia le imprese hanno chiesto l’autorizzazione per 82 milioni di ore di cig con un aumento del 49,1% rispetto ai 55 milioni di Gennaio e che la Fiat, a Melfi ha cacciato tre lavoratori solo perché facevano i sindacalisti, mentre a Pomigliano richiama al lavoro solo i cassintegrati non iscritti alla Cgil!
Casini alle prese con la fusione a freddo di un grande centro ha già detto che per lui si può procedere alla cancellazione.
Bersani ed il Partito Democratico, alle prese con diverse visioni del mondo del lavoro, inizialmente d’accordo con la riforma Fornero, dopo la grande manifestazione FIOM del 9 Marzo ed a seguito della proclamazione dello Sciopero Generale indetto dalla CGIL, ora forse sembra essere tornato sui suoi passi.
Alfano ed il PDL si riscoprono sempre più in sintonia con le scelte di Monti. Anche perché di fatto è sospesa la trattativa per le concessioni delle frequenze televisive ed in RAI non avverrà nessun commissariamento per risanarne il bilancio.
Mentre l’itinerante teatrino della Malapolitica riapre le rappresentazioni (il cui biglietto ci costa carissimo), in Europa e precisamente nell’industriosa Germania, è consentito ad ogni licenziato, per qualunque motivo, di appellarsi al giudice che può decidere sempre fra l’indennizzo e il reintegro.
E sempre nella tanto amata Europa, un operaio della Volkswagen oltre ad avere i diritti tutelati dalla legge, prende 2600 euro netti al mese!
Quindi se davvero ci dobbiamo adeguare alle linee guida dettate dall’Europa facciamolo, ma seriamente!
Rocco Cipriano
Attivista MoVimento 5 Stelle
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