“[…] Passaggio privilegiato fra Europa ed Oriente profondo, fra mondo arabo e subcontinente indiano, fra Asia centrale ex sovietica e Mare Arabico. Una rendita di posizione moltiplicata dall’immenso patrimonio di idrocarburi: 10% delle riserve mondiali di petrolio accertate, 15% di quelle di gas naturale, complessivamente un forziere energetico più ricco di quello saudita. L’Iran è arbitro delle rotte petrolifere e gasifere che dal Golfo si diramano verso l’Occidente o verso l’Asia orientale, attraverso lo Stretto di Hormuz. Se si doterà della tecnologia e dell’arma nucleare –obiettivo coltivato fin dagli anni Cinquanta – nessuno potrà disconoscerne la potenza.[…]
citazione dall’editoriale “Parlare con Dio e trattare col diavolo” del volume di Limes 5/2006 “L’impero dei Pasdaran“.
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