In Yemen la rivolta contro il presidente Saleh, al potere dal 1978, ha dovuto affrontare una durissima repressione.
Le proteste degli studenti e della società civile sono però solo uno dei fattori che minano il governo e il paese; gli altri sono i secessionisti del Sud, la ribellione sciita degli Huti al Nord, la fronda militare vicina al generale al-Ahmar, le milizie della tribù al-Ahmar (solo omonima) e le attività di al Qaida nella Penisola Arabica, particolarmente radicata nella patria di Osama bin Laden.
Saleh è stato vittima di un attentato e dopo le cure in Arabia Saudita è tornato in patria, dove ha firmato il patto che sancisce il suo ritiro dalla presidenza in cambio della totale immunità.
Data l’inaffidabilità dimostrata del capo di Stato dimissionario, il futuro di Sana’a rimane un’incognita.
Tratto da Repubblica.it
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