Pascale, Minetti, Giammanco, Ronzulli: l’elenco delle ragazze entrate in politica col Cav
Per loro è un momentaccio. E ci si mettono persino quei cattivoni del Fatto Quotidiano a ricordarglielo ossessivamente. Le pupe di Papi sono ormai orfane, e con Silvio Berlusconi fuori da Palazzo Chigi e prossimamente out pure dalla politica, si profila un destino difficile. Leggiamo Davide Vecchi:
Invece l’amica Barbara Faggioli dal consiglio comunale di Milano, dove Berlusconi le ha garantito una poltrona, vuole arrivare a Montecitorio. Se ne lamenta con l’amica. “Facciamo come la Carfagna. A lui gli fa comodo mettere me e te in Parlamento, perché lui dice me le sono levate dai coglioni, lo Stato le paga lo stipendio”. Faggioli si lamenta. “Che cazzo faccio sto in Comune per altri cinque anni? A guadagnare 600 euro”. Meglio il Parlamento in effetti. Minetti preferisce restare dove è. “Io sto troppo bene a Milano, me ne sto lì dove sono, sto da Dio”. A Roma “alla fine guadagnerei uguale, perché guadagni duemila euro in più, chi se ne frega per duemila euro”. Anche perché in Regione l’impegno profuso in questi anni da Minetti è pari a zero. Ma almeno partecipa con assiduità alle sedute consiliari.
Indimenticabile la Pascale:
Francesca Pascale, invece, in aula è entrata appena una volta. La 26enne meteora dello spettacolo è stata eletta nelle file di forza gnocca nel 2009 al consiglio provinciale di Napoli. Da allora ha preso parte ad appena una riunione della commissione Lavoro. In media le commissioni si riuniscono 20 volte al mese. Ma non manca nelle serate di relax del premier. Mercoledì, nelle ore tra le più drammatiche per il Paese, la papi-girl è corsa a Palazzo Grazioli con la sua Smart sfilando davanti le decine di giornalisti assiepati in attesa di comunicare al mondo la liberazione e la caduta del berlusconismo. IL CAVALIERE era comprensibilmente stressato. Pascale percepisce uno stipendio di circa diecimila euro.
Poi ci sono meteorine e assessori:
Poco meno di Giovanna Del Gi
udice, ex meteorina del Tg4 di Emilio Fede, che alla Provincia di Napoli è riuscita a ottenere persino il posto di assessore. Come Antonia Ruggiero , anche lei assessore ma in Regione Campania. Lei ha ringraziato pubblicamente: “Mi ha voluta lui”. Fortuna toccata anche a Emanuela Romano, oggi assessore a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, ed esclusa dalle liste per le Europee a causa dell’uscita di Veronica Lario sul “ciarpame senza pudore”. Anche a Bruxelles di donne “di cui fidarsi” il premier ha fatto in tempo a sistemarne. Laura Comi si è salvata dall’epurazione.
E le eurodeputate:
Così come Barbara Matera e Licia Ronzulli, indicata come prima vera “selezionatrice” delle pulzelle da portare nelle cene eleganti del premier. Le eurodeputate hanno stipendi più bassi e meno benefit rispetto alle colleghe sedute a Roma. Del resto, la Casta più privilegiata al mondo, ormai è noto, siede a Montecitorio. E le rappresentanti di forza gnocca (quasi una
corrente del Pdl) qui sono addirittura salite al governo. È deputata Elvira Savino, amica dell’ape regina Sabina Began. Alla Camera siede anche Mariarosaria Rossi, badante di B. fino a essere stanca del bunga bunga (“che palle, ti saluto”, disse a Fede). Qualche scranno di lato e si trova Gabriella Giammanco, ex giornalista del Tg4 ed ex fidanzata di Augusto Minzolini. Ma le vere pupille di Berlusconi hanno conquistato il governo: Mariastella Gelmini, Michela Vittoria Brambilla e la preferita Mara Carfagna. Di cui il Cavaliere tesse le lodi al telefono con il latitante faccendiere Valter Lavitola.
Sic transit gloria mundi
Dario Ferri
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