“La Lega? E’ come Roma ladrona”

Caterpillar apre i microfoni agli ascoltatori leghisti. E…


“Non so se rimarrò leghista perché io sto vedendo che stanno facendo come i famosi romani ladroni, non si spostano più dalla poltrona”. Questa è una delle tante lamentele che sono giunte questa mattina, da parte della “base leghista” al programma radiofonico “Caterpillar AM”, in onda all’alba su Radio2. La decisione di aprire i microfoni agli ascoltatori militanti della Lega Nord è nata in seguito alla “censura” operata ieri da parte di Roberto Ortelli, conduttore della trasmissione “Che aria tira” di Radio Padania Libera. “Umberto ascoltami”, era il nome dello spazio sulla radio della Rai. E di cose da dire ce n’erano davvero molti

 LA CENSURA – La prima telefonata a Ortelli è infatti arrivata da parte di un leghista molto deluso dagli eventi che avevano portato, il giorno prima, all’elezione di Canton come nuovo segretario provinciale di Varese, avvenuta per acclamazione (dopo che si erano ritirati tutti gli altri candidati) e non senza sconcerto e indignazione da parte di molti. Come ha anche sottolineato questa mattina Benedetta Tobagi – conduttrice del programma insieme a Filippo Solibello e Marco Ardemagni – l’episodio di Varese secondo molti violerebbe il sacro diritto al voto, mentre Bossi e i suoi seguaci più fedeli sostengono che non ci sia niente di strano nell’elezione per acclamazione quando c’è un solo candidato.

CATERPILLAR – Se la ragione si trovi da una parte o dall’altra non sta certo a noi stabilirlo. Resta il fatto che l’evento scatenante della chiusura da parte di Ortelli dei microfoni ai leghisti (almeno a quelli che avessero voluto lamentarsi per quanto accaduto il giorno prima) per evitare di cadere “beghe da condominio” ha portato alla decisione dei conduttori di Caterpillar AM di aprire una linea telefonica per lasciare liberi tutti i leghisti delusi di sfogarsi liberamente.

LE TELEFONATE – Il primo a telefonare è stato niente meno che Luigi Marcon, sindaco del piccolo comune di Chiusaforte (Friuli), che ha consigliato vivamente a Umberto di dare ascolto a Maroni, che rappresenta “la vera lega”. Dello stesso avviso è stato Luca, un operaio di Verona, che ha aggiunto che il trota “dev’essere lasciato nello stagno” e che la Lega dovrebbe smettere di seguire le idee del PDL. Altri ascoltatori hanno esternato la propria indignazione per il favoritismo mostrato da Bossi padre verso “il Trota”, e tutti si sono augurati che la Lega ritorni alle proprie origini, soprattutto per quanto riguarda il federalismo fiscale (Gianluca da Siena).

 IL MALCONTENTO – Insomma, il malcontento generale all’interno della Lega è palpabile. Come aveva dichiarato in un’intervista di pochi minuti prima Stefano Galli, capogruppo della Lega Nord al consiglio regionale della Lombardia, la Lega in questo momento sta attraversando una fase di “attriti interni”. Secondo il conciso ed efficace quadro riassuntivo offerto dal conduttore Ardemagni alla fine delle telefonate, questi sono i messaggi dei leghisti per il Senatur: “No trota. Torna allo spirito dell’inizio. Ascolta Maroni. Vogliamo i risultati. Ascolta la base. Devi fare un passo indietro. No all’alleanza col pdl e no alle poltrone”

Silvia Morani

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