Caterpillar apre i microfoni agli ascoltatori leghisti. E…
“Non so se rimarrò leghista perché io sto vedendo che stanno facendo come i famosi romani ladroni, non si spostano più dalla poltrona”. Questa è una delle tante lamentele che sono giunte questa mattina, da parte della “base leghista” al programma radiofonico “Caterpillar AM”, in onda all’alba su Radio2. La decisione di aprire i microfoni agli ascoltatori militanti della Lega Nord è nata in seguito alla “censura” operata ieri da parte di Roberto Ortelli, conduttore della trasmissione “Che aria tira” di Radio Padania Libera. “Umberto ascoltami”, era il nome dello spazio sulla radio della Rai. E di cose da dire ce n’erano davvero molti
CATERPILLAR – Se la ragione si trovi da una parte o dall’altra non sta certo a noi stabilirlo. Resta il fatto che l’evento scatenante della chiusura da parte di Ortelli dei microfoni ai leghisti (almeno a quelli che avessero voluto lamentarsi per quanto accaduto il giorno prima) per evitare di cadere “beghe da condominio” ha portato alla decisione dei conduttori di Caterpillar AM di aprire una linea telefonica per lasciare liberi tutti i leghisti delusi di sfogarsi liberamente.
LE TELEFONATE – Il primo a telefonare è stato niente meno che Luigi Marcon, sindaco del piccolo comune di Chiusaforte (Friuli), che ha consigliato vivamente a Umberto di dare ascolto a Maroni, che rappresenta “la vera lega”. Dello stesso avviso è stato Luca, un operaio di Verona, che ha aggiunto che il trota “dev’essere lasciato nello stagno” e che la Lega dovrebbe smettere di seguire le idee del PDL. Altri ascoltatori hanno esternato la propria indignazione per il favoritismo mostrato da Bossi padre verso “il Trota”, e tutti si sono augurati che la Lega ritorni alle proprie origini, soprattutto per quanto riguarda il federalismo fiscale (Gianluca da Siena).
Silvia Morani
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