Se il buon Gaber fosse stato presente all’ultimo Consiglio Comunale di Formigine, si sarebbe reso conto che piuttosto che cantare “Libertà è partecipazione” sarebbe più adatto un meno poetico, ma molto più reale “Partecipazione è tempo perso!”.

E’ questo quello che devono aver pensato le decine di Cittadini intervenuti ieri sera perché all’ordine del giorno era stata finalmente posta la questione relativa ai terreni classificati a verde (G4) nel PRG e passati edificabili nel PSC (Piano Strutturale Comunale).

 

A guardare l’Ordine del Giorno la questione sarebbe dovuta essere trattata subito dopo le Comunicazioni di rito, inoltre il Presidente del Consiglio ad inizio serata dopo aver ricordato in dettaglio come si deve svolgere un Assemblea, si era scrupolosamente raccomandato di attenersi ai tempi definiti dal regolamento del Consiglio per non “rubare” troppo tempo alle altre interpellanze da trattare.

 

Tutto faceva presagire ad un Consiglio magari acceso, ma nel rispetto delle regole.

 

Invece, dopo le interpellanze e comunicazioni, si è dedicata una marea di tempo alla questione “Castello di Formigine è per la Cultura o per il ristorante?”.

 

Purtroppo abbiamo constatato una decisa mancanza di rispetto delle regole da parte dell’opposizione, che ha continuamente sforato i tempi dei propri interventi ed evidenziamo una profonda incompetenza di chi (pagato profumatamente dai contribuenti) deve dirigere il Consiglio Comunale, ma ieri sera, ha ampiamente dimostrato di non riuscire a far rispettare il regolamento!

 

Quando la serata ha iniziato a trascinarsi tra Comunicazioni e tempi degli interventi non rispettati, il Capogruppo PD Alboresi ha chiesto un’inversione dell’ordine del giorno, per affrontare l’interpellanza in merito a terreni, prima dell’interrogazione dal titolo: “Abolizione…della Provincia!”.

 

A questo punto il Presidente si dev’essere ricordato che ci sono delle regole e vanno rispettate, ovvero si è deciso di seguire l’ordine del giorno.

 

Di questa gestione decisamente improvvisata, ne hanno pagato le spese i cittadini presenti, ai quali, stremati da questa lenta agonia, non è restato altro che alzarsi e tornarsene mestamente a casa senza aver ricevuto nessuna delucidazione in merito alla questione dei terreni resi edificabili.

 

E’ così che questi amministratori intendono stimolare la partecipazione della cittadinanza? E’ questo che i nostri rappresentanti intendono per rispetto delle regole?

Invitiamo tutti i Consiglieri, gli Assessori, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio a fare una seria e profonda autocritica, rileggersi il regolamento che loro hanno scritto ed attenersi scrupolosamente a quello!

I Cittadini ringraziano.

 

Rocco Cipriano

cittadino leggermente indignato