“Tremonti è impazzito”

L’economista Mario Seminerio, di Phastidio.net, commenta con Giornalettismo le ultime notizie sui contatti fra Italia e Cina

Da ieri girano strane notizie nel mondo economico, e oggi il Financial Times le sbatte in prima pagina: contatti personali, una riunione negli uffici della Cassa Depositi e Prestiti, fra una delegazione del ministero del Tesoro italiano e uno dei principali fondi sovrani cinesi che opera su scala mondiale. Insomma, contatti assolutamente rilevanti fra il nostro paese e il gigante asiatico. “L’interpretazione potrebbe essere quella di una rassicurazione dei mercati: una notizia del genere potrebbe servire, sebbene solo per qualche ora, a salvare l’asta dei titoli sovrani italiani”, ci dice Mario Seminerio, economista e blogger di Phastidio.net.

LE NOTIZIE – In mattinata, dopo che il Financial Times ha sbattuto la notizia in prima pagina, il governo italiano ha deciso di confermare i contatti fra l’Italia e la Cina.

Fonti del Tesoro confermano l’incontro tra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, con una delegazione di investitori cinesi. Nessun commento sull’oggetto del colloqui che secondo le indiscrezioni riportate dal Financial Times potrebbe riguardare l’acquisto di titoli pubblici da pare di Pechino. Secondo quanto si apprende l’incontro e’ avvenuto lo scorso 6 settembre.

 

In compenso le uniche fonti cinesi finora interrogate non confermano nulla, né smentiscono: no comment, secco e deciso. La situazione dunque è assolutamente fluida. Intanto la giornata sui mercati procede in maniera tragica, con i mercati che confermano una netta sfiducia nei confronti del nostro paese: la manovra che doveva rassicurare gli investitori in titoli sovrani del nostro paese non ne ha convinto alcuno, visto che il differenziale fra titoli di stato italiani e tedeschi vola ben oltre quota 400, toccando livelli mai visti finora. Cosa sta succedendo? Ieri, all’uscita delle notizie pubblicate sul Financial Times, abbiamo scritto: “Tremonti vuole vendere l’Italia alla Cina”. Per Seminerio, l’interpretazione da dare potrebbe essere un po’ diversa.

Insomma Mario, qual’è l’interpretazione? Noi ieri abbiamo scritto: “Tremonti vuole vendere l’Italia”. L’interpretazione è corretta?

Guarda, io credo che sia molto prematuro saltare a conclusioni, perché per come è stata pubblicata la storia dal Financial Times e rilanciata dalla stampa italiana in maniera molto acritica, non si intuisce praticamente nulla. Il Ft riporta fonti del tesoro italiano, che hanno peraltro poi dato la stessa notizia alla stampa italiana. Dalla parte cinese non c’è nessuna conferma ma solo dei no comment, per cui allo stato attuale è veramente difficile riuscire a riscontrare queste notizie. Però a voler essere maliziosi si potrebbe dire molto di più: si potrebbe dire che c’è un interesse convergente dell’Italia e della Cina. L’interesse italiano si capisce ampiamente quale è; ed è interessante che questa notizia sia stata fatta filtrare alla vigilia dell’asta di titoli pubblici italiani che rischia di essere drammatica, perché potrebbe veramente succedere qualcosa di importante nell’asta di oggi.

Quindi secondo te, il fatto che noi si dica che la Cina comprerà nostri titoli di stato potrebbe rassicurare i mercati?

Sì, questa è l’idea, ma i mercati non sono così stupidi. Secondariamente c’è un interesse da parte cinese: se l’euro dovesse collassare, la Cina avrebbe rilevanti problemi su quello che è un suo mercato di sbocco assolutamente vitale: per cui già il fatto di far trapelare qualcosa di questo tipo potrebbe servire a sorreggere per qualche ora le quotazioni dell’Euro. E così la sola notizia, anche senza l’atto formale, potrebbe aiutare, anche se per qualche ora al massimo: ma sono congetture, sono notizie che impattano al massimo su poche ore. E teniamo presente che la Cina ha già uno stock di titoli italiani importanti, e implementarlo non so quanto risponderebbe ad esigenze di diversificazione del portafoglio. Se la Cina volesse investire veramente in Euro potrebbe rivolgersi a piazze molto più sicure, anche se non so se avrebbe lo stesso effetto perché sostenere l’Italia e la Spagna equivale a sostenere indirettamente il cambio dell’Euro. Il che ci riporta al discorso precedente, la necessità cinese di sostenere il cambio dell’euro.

Più che Tremonti che vende l’Italia, è dunque l’Europa che si presenta come il più appetibile possibile verso la Cina

Sì, questo certamente, non è che Tremonti ci sta vendendo; e poi se anche fosse… “articolo quinto, chi ha i soldi ha vinto”. Più che altro però, se dovesse avvenire anche ciò che si ipotizza, ovvero la cessione di quote di imprese italiane, sarebbe ancora più divertente: perché la cessione proprio alla Cina di quote di minoranza di Enel, Eni e Finmeccanica, dopo tutto quello che ha detto Tremonti in questi anni; dopo l’attenuazione della passivity rule chiesta dal governo alla Consob…Come in tutte le crisi epocali c’è una caratteristica di fondo: il governo coinvolto impazzisce del tutto, non sa più dove sbattere la testa e credo che questo lo stiamo vedendo al massimo grado nel comportamento schizofrenico del governo italiano.

Perciò il governo secondo te è in paranoia, privo della barra e di orientamento?

Assolutamente sì, e non da oggi peraltro.

 

Tommaso Caldarelli

 

 

 

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