Rc auto, imposta boom

Nel 2011 l’imposta sulla Rc Auto aumenterà mediamente dell’1,1% rispetto allo scorso anno, per effetto degli aumenti dell’aliquota decisi da 29 Province, tra cui sette capoluogo di regione (Ancona, Bologna, Catanzaro, L’Aquila, Milano, Perugia, Venezia). Per gli automobilisti residenti nelle 29 Province sono previsti aumenti del 3,4% che mediamente corrispondono a 42 euro. E’ quanto emerge da un’indagine del servizio politiche territoriali della Uil, che ha analizzato le delibere relative alle aliquote di questa imposta nelle 86 Province, ubicate nelle Regioni a statuto ordinario.

“Questi aumenti – spiega Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil – sono una novità introdotta con uno dei decreti attuativi del federalismo fiscale e, in particolare, quello riguardante il fisco regionale e provinciale. Fino a oggi, infatti, non era possibile per le amministrazioni Provinciali aumentare l’imposta fissata al 12,5%. Da quest’anno, invece, le Province possono aumentare o diminuire le aliquote dell’imposta della Rc Auto fino al 3,5%”.

L’imposta Rc Auto da sola, con oltre 1,8 miliardi di euro, rappresenta il 40,9% del totale delle entrate proprie delle Province, che ammontano a oltre 4,4 miliardi di euro. In particolare, 26 Province hanno aumentato l’aliquota del 3,5%, due Province del 3% e una del 2,5% mentre le restanti hanno mantenuto inalterata l’aliquota al 12,5%. Con questi aumenti il gettito aumenta complessivamente di 20 milioni di euro.

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