Gabriella Carlucci, per lei le Province sono intoccabili!

L’abolizione delle province è entrata nell’agenda della politica italiana. Questione in parte simbolica, la cancellazione di questo livello intermedio di governo locale rappresenta, a torto a ragione, una giusta esigenza. Il contenimento delle spese per la politica, e per il mantenimento delle istituzioni, in un contesto di estrema sofferenza finanziaria per i conti pubblici e per i cittadini.

Ieri mattina sul Giornale di Berlusconi i lettori si sono bevuti l’accorato appello di Gabriella Carlucci, parlamentare e sindaco di Margherita di Savoia, per il mantenimento delle province.

“Senza di loro sarei persa”, sostiene il sindaco e deputato, la quale visto il doppio incarico non pare molto sensibile all’austerità istituzionale. Un appello vergato mentre il nostro Paese affondava sui mercati finanziari.

Al di là di una possibile bolla speculativa, l’Italia non è più ritenuta un’economia affidabile. Se 20 anni fa la speculazione colpiva il nostro Paese insieme alla Gran Bretagna, ora il veniamo accomunati a Grecia, Spagna e Portogallo. Due decenni di sviluppo persi, ma il problema per la Carlucci e per i tanti della Casta che pensano come lei è continuare nel business as usual.

Ridicolo e triste, oltre che molto preoccupante per una società che rischia di scoppiare se l’immobilismo ignorante in materia economica continuerà a governarla.

Dario Ferri

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