Alla fine anche i miti ed un po’ distaccati cittadini di Parma si sono indignati.

L’attuale giunta del Sindaco Vignali, è riuscita nell’incredibile quanto improbabile impresa di far scendere in strada, in un’afosa serata di Luglio, quasi 2000 cittadini decisamente esacerbati… o per dirla senza troppi giri di parole, cittadini davvero incazzati.

Nonostante la calma apparente e la lettera in cui il Sindaco ha cercato di placare gli animi dei cittadini, comunicando che considera in dirittura d’arrivo la sua vicenda d’amministratore della città e nel 2012 non si ricandiderà; sia gli undici arresti dell’operazione Green Money 2, che la sospensione per assenza del numero legale dell’ultimo consiglio comunale, devono davvero aver fatto esasperare la seconda città per numero di abitanti della Regione Emilia Romagna.

Le chiacchiere stanno a zero, perché quando da libero cittadino ti rendi conto che i tuoi amministratori locali stanno drenando risorse economiche pubbliche destinante ai servizi sociali, opere per la cittadinanza, sostegni per l’economia locale,… dirottandole invece, verso personaggi corrotti o verso profitti illeciti, pensando all’infimo futuro a cui stai condannando i tuoi figli, forse un po’ la pazienza la cominci a perdere!

Il punto è che nelle lettere alla città scritte dal Sindaco, Vignali non ha chiarito quale fosse il suo rapporto con le persone arrestate.

Ieri sera nel corteo aperto da una scritta chiara e ben definita che diceva “Corrotti”, c’erano tanti ragazzi, tante famiglie e soprattutto nessuna bandiera e nessun simbolo di partito.

Alle 21, il lungo serpentone animato da fiaccole, pentole, fischietti ed unito da un solo grido “Vignali dimettiti!”, è partito da piazzale Santa Croce ed ha raggiunto i Portici del Grano.

Destinazione d’arrivo non scelta a caso, è proprio qui infatti che nei giorni scorsi si erano tenute altre forti contestazioni.

Da modenese ieri sera mi sono sentito in dovere di essere presente a Parma perché come dice l’antico detto, se Atene piange, Sparta non ride… ed infatti agli amministratori di sinistra del Comune modenese di Serramazzoni saranno certamente fischiate le orecchie ieri sera.

Anche qui da noi, nell’indifferenza generalizzata e grazie all’informazione “libera” da condizionamenti partitici… si sta consumando un’indegno epilogo di una storia fatta di corruzione, appalti pilotati, mazzette e minacce.

Ricordo a chi fosse sfuggito che il Comune di Serra (MO), rischia di essere sciolto per mafia!

Il sindaco del Pd Luigi Ralenti è indagato per corruzione ma tutti tacciono.

Silenzio dal segretario regionale del PD Stefano Bonaccini, poche righe da quello provinciale Davide Baruffi per esprimere fiducia “a Ralenti e alla magistratura” invitata a “a fare bene e presto”.

Ma la questione diventa ancor più incomprensibile nel vedere l’inspiegabile atteggiamento della destra, che quotidianamente anima il teatrino della politica locale, scontrandosi con la sinistra praticamente su tutto, dai temi nazionali a quelli circoscrizionali ma su questa questione invece preferisce non esprimersi. Il capogruppo del Pdl in Provincia Dante Mazzi preferisce “non commentare in nome del garantismo”.

In attesa che anche il bubbone modenese esploda con tutto il suo putrido e vergognoso ripieno di malaffare e collusioni, ricordiamo a tutti i cittadini che questi amministratori ci stanno caricando sulle spalle una tassa occulta ovvero “la corruzione nella pubblica amministrazione”, che ci costa tra i 50 e i 60 miliardi di euro.

Rocco Cipriano