Il sottosegretario critica la campagna pubblicitaria del colosso svedese: “Offende la Costituzione”. Per l’associazione Certi Diritti sembrano le parole di un “ministro del governo teocratico iraniano”
“Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, è offensivo, di cattivo gusto”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, intervistato da Klaus Davi per la trasmissione Klaus Condicio, in onda su YouTube, cirtica lo spot Ikea che ritrae una coppia di due uomini mano nella mano con il claim “siamo aperti a tutte le famiglie”. ”L’Ikea – ha spiegato Giovanardi – è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale, secondo cui la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda”.
“COME UN MINISTRO IRANIANO” – Le reazioni non si sono fatte attendere. Secondo Sergio Rovasio, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, frasi come quelle pronunciate da Giovanardi ”potevamo sentircele dire da un qualche ministro del governo teocratico iraniano, o da un alcolizzato di osteria, non certo da un rappresentante del Governo italiano”. Rovasio si augura “che la Svezia faccia una protesta ufficiale e chiede immediate scuse dal Governo italiano per questa gravissima offesa a uno dei più importanti e frequentati centri commerciali mondiali frequentato da tutte le tipologie di famiglie. Sappiamo che a Giovanardi piace tanto il cartone animato del mulino bianco, con gli uccellini che fanno ‘cip cip’, sul praticello verde plastica, con le margherite in fiore, per descrivere il suo ideale di famiglia. Forse qualcuno dovrebbe dirgli che esistono varie tipologie di famiglie anche nel nostro Paese e che dovrebbe guardare alla realtà invece di fare dichiarazioni così gravi e offensive”.
“MORALISMO DA QUATTRO SOLDI” – “L’ineffabile sottosegretario alla famiglia del governo del Bunga Bunga, Carlo Giovanardi – ha commentato il responsabile diritti civili e associazionismo dell’Italia dei Valori, Franco Grillini -, ci rifila la sua filosofia moraleggiante il giorno prima di Pasqua e stavolta se la prende con l’Ikea, azienda privata che come tale puo’ fare quello che vuole, accusandola addirittura di incostituzionalita”. “Solo in Italia, invece – ha aggiunto Grillini -, esiste il paradosso di un governo che ha un presidente del Consiglio che ne combina di tutti i colori e un sottosegretario che ci rifila pillole di moralismo da quattro soldi”. Giovanardi nel suo discorso ha escluso un ricorso del Governo al Giurì di autodisciplina pubblicitaria, ma ha affermato: “A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunita’. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini, donne, anziani, giovani, senza preclusioni di alcun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza. Spero che l’Ikea non utilizzi più quell’annuncio per le prossime aperture annunciate in varie città”.
Donato De Sena
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