Il leader libico si serve di truppe straniere per riprendere il controllo del paeseIn Libia il regime di Gheddafi ha ormai perso il controllo della Cirenaica e di tutte le città delle costa eccetto Tripoli mentre prime rivolte si segnalano al sud e per domani l’opposizione si preparerebbe a una resa dei conti a Tripoli. Il rais libico starebbe per questo ammassando le truppe dei suoi fedeli a Tripoli mentre secondo l’emittente al Arabiya un massacro è in corso ad al Zawiyah, a una trentina di chilometri ovest da Tripoli. E verso Tripoli, dice il New York Times, migliaia di mercenari africani sarebbero in marcia per sostenere il regime.
IL REGIME E I SOLDATI – Scrive il Wall Street Journal che Il leader libico si sta basando in gran parte su forze paramilitari, alcune delle quali composte da mercenari stranieri, visto che ci sono segnali di scisma nell’esercito regolare, secondo gli esperti militari.Rapporti provenienti dalla Libia suggeriscono che mercenari stranieri sono stati tra le forze più brutali a spazzare le strade di Tripoli, la capitale, e altre città. Gli stranieri hanno continuato a fluire in Libia fino a mercoledì. Molte delle unità paramilitari, che hanno sparato indiscriminatamente contro i dimostranti civili, sono stati a lungo parte del sistema di sicurezza interna della Libia e sono serviti da controllo su qualsiasi sollevazione da parte dell’esercito. Ora stanno insanguinando le strade alla caccia di civili. “Hai l’esercito tradizionale e dispone di un esercito parallelo”, ha detto Noman Benotman, un analista senior di Quilliam. “L’esercito è debole, non è un significativo potere. Le unità parallele sono controllati dalla persone più leali, non solo per il regime, ma per il colonnello Gheddafi personalmente”.
AL QUAIDA – Intanto Al Qaida, secondo fonti libiche, avrebbe addirittura creato un emirato islamico a Derna (e in nottata al Qaida nel Maghreb ha dato tutto il suo “appoggio” alla “rivoluzione”). A ovest, invece, si gonfia il fiume umano diretto verso la Tunisia: negli ultimi due giorni, più di 5.700 persone avrebbero attraversato il confine. Un vero e proprio “massacro” sarebbe in corso ad al-Zawiyah, appena 50 chilometri a ovest di Tripoli, nella Libia nordoccidentale: qui le milizie fedeli a Gheddafi stanno sparando da ore contro gli insorti secondo l’emittente Al Arabiya, che cita un ex agente della polizia locale che ha disertato per unirsi alla rivolta. La stessa fonte ha denunciato, da parte delle milizie, “crimini contro l’umanità” anche se per il momento, ha aggiunto, è “difficile dare una stima delle vittime”. Migliaia di mercenari e miliziani africani si stanno dirigendo verso Tripoli per portare rinforzi al leader libico Muammar Gheddafi. “Su ogni cellulare arriva un messaggio relativo a una grande manifestazione di protesta per venerdì a Tripoli” dice un testimone locale, aggiungendo che il discorso minaccioso rivolto al Paese l’altro ieri dal colonnello Gheddafi ha portato la determinazione dei rivoltosi “al 100 percento”. Violenti scontri si sono verificati nelle ultime notti anche nella città di Sabratha, 80 chilometri a ovest di Tripoli, dove si trova un importante sito archeologico romano. In questa località, riferiscono testimoni locali, ci sarebbe un massiccio dispiegamento di mercenari stranieri. “I comitati rivoluzionari (pilastro del regime libico, ndr.) stanno cercando di uccidere tutti coloro che si oppongono a Gheddafi”.
Dario Ferri
Be the first to comment on "I mercenari di Gheddafi preparano un massacro ad Al Zawiyah e Tripoli"