Nucleare, il governo ci riprova!

L’esecutivo ritocca il decreto sull’atomo all’italiana: il parere delle Regioni non sarà vincolante

Sara’ acquisito il parere della Regioni per l’individuazione delle aree dove realizzare le centrali nucleari, fermo restando che “la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari sono considerate attivita’ di preminente interesse statale” e che comunque il parere delle Regioni e’ “di carattere obbligatorio e non vincolante”. E’ quanto si legge nello schema di decreto legislativo correttivo al decreto legislativo 15 febbraio 201, n.31 sulla localizzazione realizzazione di impianti nucleari, che ha visto la bocciatura della Corte costituzionale dell’articolo 4.

IL TESTO – La Consulta ha infatti stabilito che serve il parere delle Regioni, bocciando il testo originario e costringendo il Governo a riscrivere il testo, almeno nelle parti contestate. Nello schema correttivo si prevede allora il parere delle Regioni, che sara’ “obbligatorio e non vincolante”. Come si legge nel testo diramato dal ministero dello Sviluppo economico – “oggetto da sottoporre al Consiglio dei ministri, previo esame del Preconsiglio” – il comma 1 dell’articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n.31 viene sostituito e prevede che “La costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari sono considerate attivita’ di preminente interesse statale e come tali soggette ad autorizzazione unica che viene rilasciata su istanza dell’operatore”. Cio’ solo “previa acquisizione del parere della Regione sul cui territorio insiste l’impianto e dell’intesa con la Conferenza unificata”, e “con decreto del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministro dell’Ambiente e con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, secondo quanto previsto nel presente decreto legislativo”. Il parere della Regione, “di carattere obbligatorio e non vincolante”, e’ espresso “entro il termine di 90 giorni dalla richiesta, decorso il quale si prescinde dalla sua acquisizione e si procede a demandare la questione alla Conferenza unificata”.

PORTO TOLLE – Intanto è stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo Economico che da’ il via libera alla conversione a carbone della centrale termoelettrica di Enel a Porto Tolle, in provincia di Rovigo. L’avviso, pubblicato su alcuni giornali, da’ il via libera operativo al progetto che ha ricevuto il disco verde della Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica del ministero il 5 gennaio. Il provvedimento e’ stato emanato a seguito del positivo giudizio di compatibilita’ ambientale e dell’intesa con la Regione Veneto. Da domani con il tavolo regionale convocato dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, partira’ la fase operativa del progetto. Il cantiere dovrebbe partire ad ottobre. La centrale, invece, dovrebbe entrare in funzione fra 5 anni.

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