Bersani, il testo riservato che boccia Veltroni e Repubblica

A pochi giorni giorni dalla manifestazione di Movimento Democratico al Lingotto, l’entusiamo del Pd è gia svanito. In un documento il malessere degli uomini del segretario.

“La prospettiva del Lingotto 2 e la scelta di delegare a Vendola la rappresentanza della fascia di gran lunga più ampia del lavoro, in una singolare contraddizione con il ritornello di Modem di non appaltare ad altri la raccolta dei voti nell’arena del centrosinistra, porterebbe il Pd ben al di sotto di quanto indicato dagli attuali sondaggi”. E’ un passaggio del documento non pubblico che viene riportato sul ‘Foglio’ scritto da un gruppo di economisti del Pd, firmato dal responsabile dell’economia del Partito e braccio destro di Bersani Stefano Fassina, all’indomani della relazione di Walter Veltroni al Lingotto di Torino.

BERSANIANI VS VELTRONI – Il testo, pubblicato su ilfoglio.it/cerazade, contiene dure critiche alla linea dell’ex segretario e ai giornali che in questi giorni hanno sponsorizzato la “svolta” dei veltroniani. Critiche sulla posizione di Veltroni sul tema Marchionne (“il Veltroni celebrativo della modernità economicistica di Marchionne offre la prospettiva della rassegnazione pragmatica e della subalternità politica”), critiche sulle posizioni sul tema del lavoro (la prospettiva del Lingotto renderebbe il Pd “sostanzialmente inutile in quanto condannerebbe l’universo del lavoro alla marginalità sociale e politica”).

NO ALLA PATRIMONIALE – Critiche anche sulla proposta di lavorare a una patrimoniale (“la possibilita’ di un’imposta straordinaria sul patrimonio l’abbiamo discussa a lungo per la preparazione del documento di Varese. Poi, l’abbiamo scartata perche’ sarebbe massimamente regressiva data la composizione e la residenza del patrimonio italiano”).

La proposta di ridurre di 40 punti percentuali il debito pubblico in nove anni? “E’ una proposta irrealizzabile” che offre “l’indicazione di una posa gladiatoria più in sintonia con i tagli orizzontali del ministro Tremonti che con l’impianto culturale di una corretta ed efficace revisione della spesa”. L’idea di un’imposta straordinaria sul patrimonio sarebbe “da scartare”, “perché – argomenta Fassina – la via maestra per abbattere il debito passa per l’innalzamento del potenziale di crescita attraverso le riforme strutturali, e passa pure per il recupero dell’evasione fiscale”, “elemento questo – continua – assente nel Lingotto 2″,”un’assenza di solito strumentale nei discorsi della destra e un’assenza preoccupante per un impianto centrato sul ripristino del primato della legalità”.

Dunque, scrive Fassina, “nonostante le celebrazioni di qualche autorevole quotidiano convinto di poter tornare ad eterodirigere il Pd, la relazione di Walter Veltroni al Lingotto 2 segnala una chiara convergenza programmatica della minoranza del partito sulle scelte compiute dall’Assemblea Nazionale di Roma e di Varese”.

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